Ue. Voto sulle risorse proprie: i deputati aprono la via al Piano di ripresa

di Maurizio Molinari *

Gli eurodeputati accelerano la procedura che permetterà all’UE di prendere in prestito 750 miliardi di euro per il piano di ripresa “Next Generation EU”. Hanno così velocizzato la procedura votando già nella sessione plenaria di settembre il loro parere legislativo sulla decisione relativa al sistema delle risorse proprie (DRP). Ciò elimina un importante ostacolo e accelera la procedura per l’attuazione di questa legge fondamentale dell’UE per rilanciare l’economia, consentendo alla Commissione di reperire 750 miliardi di euro sui mercati per il fondo di ripresa.
Il voto di mercoledì consentirà al Consiglio UE di adottare rapidamente la DRP e di avviare il processo di ratifica in 27 paesi dell’UE, così da poter lanciare il piano di ripresa al più presto.
Nel suo parere, adottato mercoledì con 455 voti favorevoli, 146 contrari e 88 astensioni, il Parlamento mantiene la propria posizione sulla necessità di introdurre nel bilancio dell’UE nuove fonti di entrate che coprano almeno i costi relativi al Piano per la ripresa.
Il Parlamento chiede anche un calendario vincolante per l’introduzione di queste nuove risorse proprie. Insiste affinché il finanziamento della ripresa sia reso sostenibile, ad esempio tassando i responsabili dell’inquinamento a livello transfrontaliero e le multinazionali, senza gravare sulla prossima generazione.
Il correlatore José Manuel Fernandes (PPE, PT) ha dichiarato: “Oggi al Parlamento europeo è stata fatta la storia. Per 32 anni l’UE non ha avuto nuove risorse proprie. La Commissione europea non ha mai cercato di ottenere prestiti di questa entità sui mercati. Questa relazione apre la strada all’approvazione della decisione sulle risorse proprie da parte del Consiglio e al processo di ratifica nei parlamenti nazionali. Il tempo è un fattore essenziale per poter disporre del Fondo per la ripresa a partire dal 1° gennaio 2021. Cosa sta aspettando il Consiglio?”
La correlatrice Valérie Hayer (RENEW, FR), ha dichiarato: “Il prestito per la ripresa è ora in corso, grazie al via libera fornito oggi dai deputati. Ora faremo in modo che il debito venga ripagato da giganti della tecnologia, evasori fiscali, grandi inquinatori stranieri e altri che beneficiano del nostro mercato unico ma non contribuiscono in modo equo alla nostra prosperità e alla protezione del nostro pianeta”.
Per maggiori informazioni sulle nuove risorse proposte dal PE si rinvia al progetto di risoluzione legislativa.
Il voto del Parlamento sul parere legislativo è un passo fondamentale che consentirà l’adozione della decisione sulle risorse proprie da parte del Consiglio e la sua ratifica da parte dei parlamenti dei 27 Stati membri. La DRP è la base giuridica che stabilisce le fonti di entrate del bilancio dell’UE.
Inoltre, la nuova DRP costituirà la base giuridica che autorizza l’assunzione di prestiti sui mercati finanziari per finanziare lo strumento per la ripresa Next Generation EU (NGEU). Il Consiglio adotta la decisione all’unanimità dopo aver consultato il Parlamento europeo. Prima della sua entrata in vigore, prevista per gennaio 2021 insieme al nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP), la DRP deve essere ratificata dai parlamenti di tutti gli Stati membri.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.