Uganda. Il presidente Museveni ha vinto le elezioni generali al primo turno

di Alberto Galvi

Secondo i dati della Commissione elettorale ugandese Yoweri Museveni ha vinto le elezioni generali con quasi il 59 per cento dei voti, mentre al secondo posto Bobi Wine ha ottenuto circa il 35 per cento dei consensi.
Nel frattempo l’esercito e la polizia ugandesi hanno circondato la casa del leader dell’opposizione e candidato alla presidenza Bobi Wine del partito NUP (National Unity Platform). I leader dell’opposizione hanno respinto i risultati delle elezioni. Il giorno delle votazioni più di 30 osservatori elettorali sono stati arrestati.
Yoweri Museveni ha vinto il suo sesto mandato, ordinando una forte repressione che ha incluso numerose detenzioni dello staff della campagna elettorale di Wine il quale è stato arrestato a novembre, gesto che ha provocato grandi proteste durante le quali sono morte decine di persone.
Durante la campagna elettorale l’opposizione non è riuscita a spiegare il suo programma elettorale al di là delle questioni interne. Inoltre non ha messo in chiaro quella che potrebbe essere la sua politica estera, quale sarà la sua politica di sicurezza, del lavoro, dell’economia e dei diritti umani.
Museveni ha schiacciato l’opposizione politica, inserendo nei posti chiave dello Stato membri suo partito il NRM (National Resistance Movement), rendendo impossibile qualsiasi sfida elettorale senza brogli.
In politica estera Museveni si è fatto notare come pacificatore in una regione instabile come quella dell’Africa orientale. Il dispiegamento di truppe ugandesi per combattere in Somalia e una politica della porta aperta ai rifugiati hanno ottenuto il favore della comunità internazionale.
Museveni prese il potere nel 1986 ponendo fine ad anni di violenze e omicidi per mano dei leader Idi Amin e Milton Obote. L’Uganda non ha mai avuto un cambio di potere pacifico da quando ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1962.
Il vecchio presidente è stato eletto per la prima volta a questa carica nel 1996 e ha vinto la rielezione nel 2001 e di nuovo nel 2006, dopo che un emendamento costituzionale approvato l’anno precedente aveva eliminato i limiti di mandato stabiliti per la presidenza. È stato rieletto nuovamente nel 2011 e nel 2016, però sempre con accuse di irregolarità durante la campagna elettorale e il giorno delle elezioni.
Finita la campagna elettorale e le pratiche di voto in Uganda è stato riattivato internet e l’utilizzo dei social network sempre più indispensabili per le opposizioni, ma sempre più pericolosi per chi vuol conservare il potere in modo non democratico.