Ungheria. Il governo Orban vuole trasformare in reato l’aiuto ai migranti

di Elisabetta Corsi

Il governo ungherese ha presentato una nuova legge davanti al parlamento che mira a disincentivare attraverso la penalizzazione chi intende aiutare gli immigrati irregolari a chiedere asilo in Ungheria.
Quindi sarà un crimine perseguibile anche solamente dare del cibo o consigli legali ai migranti, oltre che la diffusione di volantini con informazioni utili per i richiedenti asilo. Il voto per l’approvazione o meno della legge da parte del Parlamento sarà tra una settimana.
La legge denominata “Stop Soros act” riflette la grande antipatia che ha il governo Orban nei confronti del filantropo e miliardario Soros, che è sempre stato accusato di favorire l’arrivo di immigrati musulmani in Europa. La pena per chi verrà trovato in flagrante mentre cerca di aiutare un immigrato nell’ottenere asilo sarà da qualche giorno fino ad un anno di carcere.
Una decisione subito criticata sia dalle Nazioni Unite che dall’Alto commissariato per i Rifugiati perché comporterebbe un aumento del livello di xenofobia tra le persone. Inoltre colpirebbe le persone che sono costrette a fuggire dal loro paese per guerre e regimi dittatoriali. Per queste organizzazioni internazionali la tutela dei richiedenti asilo e dei rifugiati è un diritto umano, mentre per Viktor Orban è solamente un crimine e un rischio per la sicurezza del paese. L’Alto Commissariato per i rifugiati in particolare ha richiesto che in caso di approvazione della legge il partito Fidesz sia estromesso dal gruppo di partiti popolari europei presenti nel Parlamento.
Il pacchetto legislativo mira a concedere il diritto di asilo solo a coloro che realmente sono stati vittime di persecuzioni ma alla fine sarà quasi impossibile richiedere asilo nel paese.
Secondo il governo, come si legge dal sito ufficiale, “L’Ungheria deve rinforzare la sua politica immigratoria e con ogni strumento proteggere i suoi confini”. Perché, per il governo Orban, l’Ungheria deve salvaguardare i suoi cittadini dall’immigrazione illegale, devono sentirsi sicuri a casa propria, ma anche i suoi interessi in termini di sicurezza; in sostanza gli ungheresi vengono prima degli stranieri. Una protezione intesa anche nei confronti di Bruxelles che vorrebbe inserirla nei piani per la redistribuzione dei migranti. Infatti un’altra iniziativa di Orban potrebbe essere quella di revisione della Costituzione per impedire agli altri paesi europei di trasferire i migranti sul suolo ungherese.