Ungheria. Il parlamento dà pieni poteri a Orban. Per le opposizioni è un ‘colpo di Stato’

5 anni di prigione a chi diffonde fake news sulla rete.

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L’Unione Europea vuole vederci chiaro sui pieni poteri che il parlamento ungherese, nella fattispecie i deputati del sovranista Fidesz e di estrema destra, hanno attribuito al premier Viktor Orban con la scusante dell’emergenza coronavirus. Il voto è stato schiacciante, 137 deputati a favore e 53 contrari.
Al momento i dati dell’Ungheria indicano 447 contagi e 15 decessi, ma da giorni sono state chiuse le frontiere, attraversabili solo dai cittadini ungheresi, sono stati chiusi i centri culturali e di intrattenimento ed è stata introdotta una serrata sul modello italiano.
Il fatto è che la decisione del parlamento di dare pieni poteri a Orban mette in quarantena la democrazia, dal momento che il premier sarà di fatto il sultano del paese magiaro, con la possibilità persino di sospendere il parlamento stesso.
Otto anni di prigione sono previsti per chi ostacola le operazioni di contenimento dell’infezione, e cinque per chi diffonderà false notizie sulla rete: l’unica fonte pubblicabile sui giornali sarà quindi Orban, e solo lui potrà stabilire quanto sarà terminata l’emergenza.
Per le opposizioni si tratta di un golpe, ed il leader dei socialisti, Bertalan Toth, ha parlato di “inizio della dittatura senza maschera di Orban”. Anche il numero uno del partito nazionalista euroscettico Jobbik, Tamás Sneider, ha bollato l’iniziativa di Fidesz come un “colpo di Stato”, dal momento che la situazione non giustifica lo stato d’emergenza.
D’altro canto va detto che la situazione della sanità nell’Ungheria di Viktor Orban è disastrosa, mancano presidi di ogni genere e per tutto il paese ci sono solo 2.560 apparecchi di respirazione.
Oltre alla gravità della sospensione delle funzioni democratiche, l’Ue teme che ora Orban utilizzi la pienezza dei poteri per provvedimenti che nulla hanno a che fare con l’emergenza coronavirus.