di Enrico Oliari –
Nonostante il mandato d’arresto della Corte penale internazionale (Cpi), che l’Ungheria sarebbe obbligata ad applicare in quanto membro dello Statuto di Roma, il premier israeliano Benjamin Netanyahu è stato accolto con tutti gli onori in Ungheria dal collega Viktor Orban. Per uscire dall’impasse, Orban ha immediatamente annunciato il ritiro dell’Ungheria dal trattato.
Orban ha detto a Netanyahu che “l’Ungheria è il Paese più sicuro d’Europa per gli ebrei”, e di fronte alla mattanza di Gaza che vede oltre 55mila morti di cui un terzo bambini, ha definito “politica” l’iniziativa della Cpi.
I due hanno discusso del rafforzamento delle relazioni bilaterali, ma il fatto saliente è stata la sfida politica che Orban, spesso in dissonanza con l’Unione Europea, ha voluto dare invitando a Budapest il premier israeliano.
La precedente visita di Netanyahu in Ungheria risale a otto anni fa, sempre su invito di Orban.












