USA. Datagate: Kerry, ‘non è insolito spiare gli altri paesi’. Cimici all’ambasciata italiana

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Snowden edwardNonostante le proteste dell’Unione europea sull’eventualità, a quanto sembra concreta, dello spionaggio da parte della Cia dei cittadini europei, cosa che sta emergendo in seguito al caso Snowden, il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha affermato che “Non è insolito” cercare informazioni sugli altri paesi.
Da quanto si è appreso, sarebbero ben 38 i paesi spiati dalla Cia, tra i quali l’Italia ed addirittura, come ha scritto oggi il The Guardian, cimici sarebbero state piazzate presso all’ambasciata italiana a Washington.
Di quanto sta accadendo in relazione al “Datagate”, ne sta approfittando la Russia: il giovane informatico è ancora fermo all’aeroporto di Mosca anche perché gli Stati Uniti gli hanno ritirato il passaporto, ma un’apposita commissione del Senato sta studiando il modo di farlo entrare nel territorio russo e quindi di offrirgli ospitalità in cambio della collaborazione.
Non solo, da Mosca arrivano anche le stoccate: il delegato del ministero degli Esteri russo per i diritti dell’Uomo, Mikhail Dolgov, ha scritto su Twitter che “Le intercettazioni da parte dei servizi speciali Usa delle comunicazioni dei diplomatici Ue è una nuova prova dei doppi standard nel rispetto del diritto internazionale e dei diritti dell’Uomo. Speriamo che da questa storia di scandali Washington tiri delle conclusioni conformi ai suoi impegni internazionali”.