di Mariarita Cupersito –
“L’Unione Europea si sta preparando ai risultati delle elezioni presidenziali negli Usa. Non è nostro compito appoggiare candidati o esprimere preferenze”. Queste le parole del portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer durante il briefing con la stampa a Bruxelles. “Non commentiamo i risultati delle elezioni in Paesi terzi. Il nostro ruolo è essere pronti per qualsiasi risultato esca dalle elezioni Usa”.
Sulla stessa linea le dichiarazioni del commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, secondo cui “qualsiasi sia il risultato, il rapporto tra Usa e Ue non sarà messo in discussione. Al contempo siamo consapevoli del fatto che in questi anni si è sviluppato un quadro di relazioni multilaterali molto positivo e a cui l’Ue tiene moltissimo, ci auguriamo dunque che non venga contraddetto dall’esito elettorale”
Il giorno del voto per le presidenziali negli Stati Uniti è oggi, martedì 5 novembre, data in cui i cittadini americani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente destinato a prendere il posto di Joe Biden. In corsa ci sono il candidato repubblicano Donald Trump, già ex presidente, e la candidata democratica Kamala Harris, attuale vicepresidente subentrata in corsa al presidente uscente.
In tutti gli stati si vota nella giornata di oggi, ma a causa della presenza di diversi fusi orari non esiste un orario unico di apertura e chiusura seggi. Nella maggior parte dei casi, comunque, le urne aprono tra le ore 6 e le 7 di mattina e si chiudono tra le ore 19 e le 20, ora locale.
Sebbene il giorno delle elezioni ufficiali sia oggi, circa 78 milioni di americani hanno in realtà già espresso il loro voto: più dì 42milioni di elettori hanno infatti votato in anticipo nei seggi, negli Stati che offrono questa possibilità, mentre oltre 35 milioni hanno inviato il loro voto per posta;
Per prevenire eventuali disordini, sono state erette barriere protettive intorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill e al Naval Observatory, residenza della Harris. Le recinzioni, alte circa 2 metri e mezzo, sono state predisposte durante lo scorso fine settimana come parte di misure di sicurezza straordinarie adottate dalle autorità della capitale. Predisposte dal Secret Service barriere protettive anche intorno al convention center di West Palm Beach, location di un ricevimento organizzato da Trump nel corso della notte elettorale.
La cerimonia di insediamento del nuovo presidente, che sarà il quarantasettesimo nella storia degli Stati Uniti, si terrà come da tradizione il 20 gennaio 2025 al Campidoglio di Washington.