Usa. I migranti etiopi riceveranno permessi di lavoro e saranno protetti dagli espatri per 18 mesi

di Alberto Galvi

I migranti etiopi che vivono negli Stati Uniti riceveranno permessi di lavoro e saranno protetti dagli espatri per 18 mesi, poiché l’Etiopia è coinvolta in un conflitto armato. Il DHS (Dipartimento per la Sicurezza Interna) degli Stati Uniti sta estendendo il TPS (Temporary Protected Status) agli etiopi a causa delle condizioni straordinarie che rendono troppo pericoloso per loro tornare nel loro paese. Gli etiopi presenti negli Stati Uniti a partire dal 20 ottobre 2022 potranno presentare la domanda.
Il governo federale degli Stati Uniti è stato in grado di creare programmi TPS dal 1990, dando a centinaia di migliaia di immigrati l’opportunità di vivere e lavorare nel paese senza temere l’espulsione. Questa è la prima volta che gli etiopi potranno beneficiare del TPS, che gli Stati Uniti hanno esteso a cittadini provenienti da Afghanistan, Haiti, Somalia, Camerun, Yemen e Ucraina. Si stima che circa 26.700 etiopi negli Stati Uniti potranno presentare la domanda. I richiedenti sono solitamente coloro che si trovano nel paese senza un’adeguata documentazione o i cui visti stanno per scadere.
Washington concede il TPS ai cittadini di paesi in cui le condizioni rendono temporaneamente troppo pericoloso il ritorno dei cittadini, ad esempio in caso di conflitto armato o per disastri ambientali, inclusi terremoti e uragani.
Il conflitto in Etiopia è iniziato nel 2020 per le tensioni tra i leader della regione del Tigré e il governo etiope. Il TPLF (Fronte di Liberazione Popolare del Tigré) è un partito politico che aveva governato l’Etiopia per tre decenni.
Il conflitto ha ucciso migliaia di persone e lasciato centinaia di migliaia sull’orlo della carestia. I combattimenti hanno anche alimentato crimini come violenze sessuali e uccisioni extragiudiziali, che hanno portato il numero degli sfollati etiopi a 5,5 milioni di persone.