
Adkhamjon Janobiddinov –
Immerso nei paesaggi incontaminati della regione di Jizzakh, il complesso turistico Zamin è la risposta uzbeka a una fuga alpina europea. Progettato con l’obiettivo di riecheggiare il comfort, l’ordine e l’estetica dei resort in stile svizzero, questo moderno progetto fonde la bellezza naturale con un’infrastruttura elegante, offrendo un’esperienza completamente nuova in Asia centrale.
Sviluppato con il supporto di designer austriaci e dotato di tecnologia svizzera all’avanguardia, Zamin è diverso da qualsiasi altra destinazione in Uzbekistan. Il complesso si trova a 2mila metri sul livello del mare, nel cuore del distretto di Zamin, circondato dal territorio incontaminato della Riserva Statale di Abete Rosso di Zamin e dai vasti parchi naturali della catena montuosa di Nurota. L’area totale, che si estende su oltre 26mila ettari, ospita una flora e una fauna uniche, aria fresca e un clima fresco che sembra lontano dalle pianure uzbeke.
Il fulcro di questa trasformazione è un moderno sistema di funivia costruito in collaborazione con l’azienda svizzera Bartolet. Estendendosi per oltre 2.100 metri con un dislivello di oltre 500 metri, la funivia comprende 36 cabine e può trasportare fino a 1.200 turisti all’ora. È costruita per offrire comfort ed emozioni, con la sua pendenza massima di 42 gradi e il dislivello più lungo tra le torri di 615 metri. Il percorso offre ampie viste panoramiche sul paesaggio alpino sottostante: fitte foreste, dolci colline e la vetta scoscesa del Monte Shavkartog, che si erge per oltre 4.000 metri. Un’altra meraviglia architettonica è il ponte sospeso, costruito con attrezzature della svizzera Fatzer AG. Con i suoi 305 metri di lunghezza e 150 metri di altezza, è l’unico ponte del suo genere in Asia centrale e può trasportare fino a 600 persone contemporaneamente. Attraversarlo è un’avventura a sé stante, che offre panorami mozzafiato e una dose di adrenalina.
Ma Zamin non è solo infrastrutture: è un luogo dove natura e tradizione parlano ancora a gran voce. Si dice che l’aria, filtrata da conifere ed erbe di montagna, abbia proprietà curative, rendendola ideale per ritiri dedicati alla salute. Il Sanatorio e il Parco Nazionale di Zamin ospitano programmi medici per bambini e adulti, immersi in un paesaggio sereno. Qui, il benessere si fonde con l’esplorazione: sentieri escursionistici conducono alle rovine di antiche fortezze, al complesso sacrale di Parpi Oyim e a una grotta decorata con pitture preistoriche e utensili utilizzati dai primi uomini. Il monumento naturale più iconico del parco è “Boboyongoq”, un noce di 700 anni alto 20 metri e con un diametro di quasi 3 metri, un silenzioso custode della profonda storia della regione.
Anche il clima è parte del fascino di Zamin. Grazie all’altitudine e al verde, Zamin rimane fresca anche d’estate, offrendo una piacevole fuga dal caldo dell’Uzbekistan. Gli inverni, invece, portano forti nevicate, drastici cali di temperatura e scenari da cartolina che rivaleggiano con quelli di qualsiasi località sciistica europea. Si consiglia ai visitatori di vestirsi a strati: anche d’estate, le serate possono essere fredde.
Il complesso offre tutto il necessario per una vacanza completa: tre moderni hotel a tre stelle con 600 posti letto, un centro benessere, ristoranti, caffè e persino una “Casa della Felicità” per eventi dedicati ai giovani. Il ristorante principale può ospitare 140 persone ed è specializzato nei piatti di carne più amati della regione: tandoor kebab, jiz e samsa Jizzakh.
In breve, il complesso Zamin non è solo un resort, ma una rivisitazione di come può essere il turismo in Uzbekistan. Combinando la natura e il patrimonio locale con infrastrutture ed estetica in stile europeo, offre qualcosa di nuovo e inaspettato. È un luogo in cui l’ingegneria svizzera incontra l’anima dell’Asia centrale, e i visitatori se ne vanno con molto più di semplici foto.