di Guido Keller –
Si è spento in mattinata Benedetto XVI, primo papa emerito in sei secoli a seguito della rinuncia del 2013, al quale è succeduto papa Francesco.
Le condizioni di salute di Joseph Ratzinger, 95 anni, si erano aggravate da giorni, e la morte è avvenuta alle 9.34 presso il monastero Mater Ecclesiae in Vaticano.
Considerato un raffinato teologo, Joseph Ratzinger aveva assunto il 265mo papato il 19 aprile 2005, ed era stato il settimo pontefice tedesco nella storia della Chiesa Cattolica, l’ottavo a rinunciare al papato: l’ultimo era stato Gregorio XII, il veneziano Angelo Correr, nel 1415.
In passato era stato arcivescovo di Monaco e Frisinga, ed era stato creato cardinale da papa Paolo VI nel 1977. Tra i molti incarichi e interventi di carattere teologico, era stato a capo della Congregazione per la dottrina della fede, dal 1981 al 2005.
Una volta papa ha dovuto affrontare una serie di sfide cercado di di dare modernità alla Chiesa, ma ha anche cercato di contrastare gli scandali di pedofilia nella Chiesa, verso i quali ha mosso tolleranza zero; vi sono stati poi i Vaticanleaks, cioè la fuga di informazioni riservate che mostravano divisioni e contrasti sulla conduzione del governo della Santa Sede e sullo Ior (la banca del Vaticano), nonché il furto di documenti riservati dello stesso pontefice ed altri sulle spese della curia
Il papa è, in base al Diritto canonico, vescovo di Roma, capo del Collegio dei vescovi, primate d’Italia, vicario di Cristo e pastore in terra della Chiesa universale, sommo pontefice della Chiesa cattolica, patriarca della Chiesa latina e sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano.
E’ anche capo della Santa Sede, ente di diritto internazionale che governa la Chiesa, e presso il quale si accreditano le ambasciate.
I funerali si svolgeranno giovedì 5 gennaio presso la basilica di San Pietro, in forma semplice come aveva chiesto lo stesso Benedetto XVI.