di Notizie Geopolitiche –
Nelle ultime ore ha iniziato a diffondersi sui social network il video dell’assalto, compiuto da un gruppo di nazionalisti turchi, contro la sede del Kurdish Institute di Bruxelles, un’organizzazione non governativa che si propone di promuovere la cultura curda, raccogliendo tra i propri membri, storici, artisti ed intellettuali appartenenti a questo popolo.
Nella notte di giovedì scorso un manipolo di persone di nazionalità turca è però stato protagonista di un lancio di bombe incendiarie contro l’edificio, con lo scopo di intimidire gli attivisti e di diffondere anche in Europa l’intolleranza che il governo di Ankara sta propugnando tramite i propri media contro il popolo curdo, minoranza stanziata soprattutto nella parte orientale della Turchia.
La campagna di odio lanciata dall’esecutivo del presidente (ormai dittatore) turco Recep Tayyip Erdogan, volta a compiere una vera e propria pulizia etnica, tramite l’arresto di molti rappresentanti della popolazione del Kurdistan e con la chiusura di centinaia di media vicini all’opposizione, ha infatti indirettamente incitato questi episodi di violenza, che si stanno ora diffondendo anche al di fuori dei confini nazionali.
#Belgium : A group of facist Turks attacked with fire bombs the Kurdish Institute in #Brussels . Turkish Fascism in the heart of Europe !! pic.twitter.com/ilJ8drMKgo
— Freedom For kurds (@FredomForKurds) 19 novembre 2016
