di Alberto Galvi –
Il prossimo 23 maggio i vietnamiti andranno alle urne per scegliere i 500 deputati dell’Assemblea nazionale e tutti i livelli del Consiglio popolare per il periodo 2021-26. Il Vietnam è una Repubblica popolare a partito unico, il CPV (Communist Party of Vietnam).
L’Assemblea nazionale del Vietnam si è riunita all’inizio dello scorso aprile per eleggere il presidente e il segretario generale del CPV, cariche occupate entrambe da Nguyen Phu Trong e il primo ministro, Nguyen Xuan Phuc. Inoltre sono stati eletti anche altri importanti funzionari tra cui il presidente dell’Assemblea nazionale, il procuratore generale, i vicepresidenti dell’Assemblea nazionale e altri membri del governo.
L’elezione del nuovo governo dovrebbe essere condotta nella sua prima sessione nel periodo tra giugno e luglio. Le due elezioni di leadership si tengono una dopo l’altra con gli stessi candidati al fine di garantire una rapida transizione ed evitare così un vuoto di potere.
L’Assemblea nazionale deve eleggere il presidente per un unico mandato di 5 anni, mentre il primo ministro e i suoi vice sono scelti dal presidente e l’assemblea ha solo il potere di confermarli.
I leader vietnamiti dovranno implementare nuove politiche al fine di sostenere la crescita economica del paese che negli ultimi anni ha realizzato notevoli progressi principalmente grazie ad aumenti inaspettati della domanda interna e di forti esportazioni manifatturiere.
