Vietnam. Il presidente To Lam è stato formalmente nominato nuovo capo del Partito Comunista

di Alberto Galvi

In seguito alla scomparsa in Vietnam due settimane fa del segretario generale del Partito Comunista Nguyen Phu Trong, il presidente To Lam è stato formalmente nominato nuovo capo del partito, la massima carica del paese asiatico.
Nguyen Phu Trong è morto il 19 luglio dopo aver dominato la politica vietnamita dal 2011. Era stato eletto per un terzo mandato come segretario generale nel 2021: da ideologo che considerava la corruzione la minaccia più grave che il partito doveva affrontare.
Lam è stato eletto presidente a maggio, sostituendo Vo Van Thuong, che era in carica da circa un anno quando si è dimesso in seguito ad accuse di illeciti non specificati.
Lam aveva assunto temporaneamente le funzioni di capo del partito il 18 luglio, un giorno prima della morte di Trong, poiché la sua salute stava peggiorando. Non è chiaro se Lam manterrà entrambe le cariche fino alla fine della sessione legislativa nel 2026, o se verrà scelto un nuovo presidente.
Ciò rappresenterebbe un cambiamento per il Vietnam, anche se non si tratterebbe di un fatto senza precedenti. Trong ha ricoperto entrambi gli incarichi di vertice per quasi tre anni, fino ad aprile 2021, dopo la morte dell’ex presidente. Se Lam manterrà entrambi gli incarichi, potrebbe aumentare i suoi poteri.