di Alberto Galvi –
Il governo dello Yemen ha firmato lo scorso 27 novembre un accordo con il Fma (Fondo monetario arabo) per ricevere 1 miliardo di dollari di aiuti economici. Il fondo, con sede ad Abu Dhabi, pagherà il programma dal 2022 al 2025.
L’accordo economico mira ad aiutare il governo yemenita a ottenere stabilità monetaria e fiscale attraverso un’ampia riforma: è stato firmato dal governatore della filiale di Aden della Banca centrale yemenita, Ahmed al-Maabqi, alla presenza del ministro delle Finanze dell’Arabia Saudita, Mohammed al-Jadaan.
La guerra civile dello Yemen è iniziata nel 2014 quando i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno conquistato la capitale Sanaa insieme a gran parte dello Yemen settentrionale, costringendo il governo a fuggire . Gli attacchi sono ripresi alla scadenza di un cessate-il-fuoco di sei mesi all’inizio di ottobre, dopo che gli Houthi hanno rifiutato i tentativi delle Nazioni Unite di estendere la tregua e ampliarne la portata. Durante il conflitto più di 150mila persone sono state uccise, inclusi oltre 14.500 civili.
Nella guerra dello Yemen è intervenuta nel 2015 una coalizione guidata dall’Arabia Saudita, che comprende gli Emirati Arabi Uniti ed altri paesi del mondo arabo. Nel corso degli anni i sauditi hanno investito miliardi di dollari per ripristinare il potere del governo riconosciuto a livello internazionale. L’Arabia Saudita ha dichiarato ad aprile che avrebbe organizzato un sostegno di 3 miliardi di dollari all’economia del paese devastato dalla guerra. Dopo la formazione di un nuovo consiglio presidenziale, la Banca centrale del paese è stata divisa tra le parti in guerra. Nelle aree controllate dagli Houthi, il riyal yemenita è stato mantenuto relativamente stabile a circa 560 per dollaro, mentre ha raggiunto i minimi storici nelle province controllate dal governo. L’inflazione e la carenza di valuta estera hanno reso cibo, acqua e carburante inaccessibili per molti, e milioni di yemeniti sono stati sfollati a causa dei combattimenti.
