Yemen. Gli Houthi cercano di prendere Marib: attacco missilistico uccide 4 civili, di cui 3 bambini

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Continuano aprigli scontri nello Yemen, dove da ormai 6 anni si contrano i ribelli Houthi, sciiti ed appoggiati dall’Iran, e i militari fedeli al presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, appoggiato dall’Arabia Saudita. A Marib, l’ultima roccaforte in mano ai lealisti nello Yemen centrale, un attacco missilistico ha colpito l’area residenziale di Rawdah Jadidah uccidendo 4 persone, di cui tre bambini, e ferendone 33. Come ha riportato Medici Senza Frontiere, prima della guerra il governato di Marib era abitato da 400mila persone, mentre oggi sono quasi 2,7 milioni, soprattutto sfollati, che ora si trovano stretti nella morsa dei combattimenti.
Dopo 4 tregue saltate, il paese è ormai ridotto alla fame ed è in balia delle epidemie. Si calcola che il numero dei morti sia elevatissimo, forse 250mila, e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha riportato che la coalizione a guida saudita ha causato il doppio delle vittime civili rispetto a tutte le altre forze messe insieme, quasi tutte in conseguenza degli attacchi aerei.
Il golpe degli houthi, dietro al quale vi sarebbe l’Iran (che però nega), è arrivato dopo che per mesi avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti alla minoranza nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal di Hajja e dei governatorati di al-Jaw.
Gli Houthi controllano quasi tutta la parte occidentale dello Yemen compresi la capitale Sanaa e diversi impianti petroliferi, mentre i lealisti tengono Aden la parte centro-orientale, con alcune zone controllate da al-Qaeda.