Yemen. Il consiglio presidenziale che guiderà il periodo di transizione ha prestato giuramento

di Alberto Galvi –

In una cerimonia nella città yemenita di Aden il capo del consiglio presidenziale appena formato, Rashad al-Alimi, ha prestato giuramento insieme agli altri otto membri dello stesso organo. Il 7 aprile scorso il presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi ha accettato la formazione di un consiglio presidenziale al quale ha ceduto i poteri, per guidare il paese attraverso un periodo di transizione. La capitale provvisoria del paese è Aden, mentre quella ufficiale è Sanaa è occupata dai ribelli Houthi.
Nei giorni scorsi erano arrivati dall’Arabia Saudita i membri del consiglio presidenziale. La cerimonia si è svolta davanti ai membri del Parlamento yemenita, eletto l’ultima volta nel 2003 e composto dal Consiglio della Shura e dalla Camera dei rappresentanti. La prima Camera è composta da 111 membri nominati dal presidente. La Camera dei rappresentanti è composta da 301 membri eletti direttamente in collegi uninominali a maggioranza semplice e per un mandato di 6 anni.
Le altre personalità presenti alla cerimonia erano:il presidente del Parlamento yemenita Sultan al-Barakani, influenti figure politiche del paese, ambasciatori stranieri come quelli dei paesi europei ed arabi. Alla cerimonia era presente anche l’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen Hans Grundberg.
L’evento non è stato annunciato in anticipo per motivi di sicurezza. Prima della cerimonia di giuramento anche il primo ministro yemenita Maeen Abdulmalek Saeed, insieme ad altri alti funzionari del governo, era arrivato ad Aden.
Da quando i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno occupato gran parte del paese, lo Yemen è stato schiacciato dalla violenza e dall’instabilità, inclusa la capitale Sanaa bombardata quasi quotidianamente dai sauditi e dalla coalizione araba da loro guidata.
Cercando di reintegrare il governo yemenita, la coalizione guidata dall’Arabia Saudita ha peggiorato la situazione, provocando una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Secondo le stime delle Nazioni Unite circa l’80 per cento della popolazione, pari a circa 30 milioni di persone, ha bisogno di assistenza e protezione umanitaria e di questi più di 13 milioni rischiano la fame.
Non è chiaro se il governo e il consiglio presidenziale rimarranno ad Aden, o se i suoi membri torneranno a Riyadh. La scorsa settimana il consiglio presidenziale ha tenuto il suo primo incontro con il governo yemenita a Riyadh per definire le priorità dei prossimi mesi che sono stabilità economica e alleviamento delle sofferenze umanitarie.