Yemen. Nella guerra dimenticata il paese è attanagliato dalla fame

Gli houthi colpiscono infrastrutture saudite per il petrolio.

Notizie Geopolitiche –

Con pochi riflettori in quanto dirottati sul conflitto ucraino, procede nella sua drammaticità la guerra nello Yemen, paese dove si combatte ormai da sette anni e dove i civili sono costretti alla fuga, alla fame e alle malattie. Iniziata nel 2014 con il golpe degli houthi, che per mesi avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti della minoranza sciita nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal di Hajja e dei governatorati di al-Jaw, quella dello Yemen sembra essere una guerra dimenticata nonostante la gravità: ad oggi è costata almeno 20mila morti soprattutto civili e lo sfollamento di oltre 3 milioni di persone, spesso costrette a condizioni miserrime e sconvolte dalle epidemie di colera.
La coalizione a guida saudita, istituita nel 2015 e che vede coinvolti Egitto, Sudan, Giordania, Marocco, Bahrain e Emirati Arabi Uniti, continua a colpire obiettivi degli houthi, un martellamento quotidiano che fino ad oggi non ha cambiato la situazione, e per reazione i golpisti colpiscono obiettivi sauditi con missili su città o, come non questi giorni, sulle infrastrutture energetiche che portano il petrolio e il gas nei porti.
Così, mentre il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è intervenuto per denunciare la “crisi umanitaria permanente” dello Yemen, attanagliato dalla fame, Ryad ha “declinato ogni responsabilità” su possibili rischi per le forniture energetiche a causa degli oleodotti e delle raffinerie colpite, in particolare un impianto della Aramco a Jizan, nel sud dell’Arabia Saudita. Il calo delle forniture spinge in alto i prezzi alla pompa.
Ad oggi gli houthi, sostenuti dall’Iran, controllano la capitale Sanaa e la parte occidentale del paese, mentre il governatorato di Aden, già roccaforte del presidente riconosciuto dalla comunità internazionale Abd Rabbo Mansour Hadi, è sotto controllo del Consiglio di transizione; i lealisti detengono anche una parte della costa sullo stretto di Bab al-Mandab, mentre al-Qaeda (Acap) è sviluppata in frazioni della parte centrale dello Yemen, e i miliziani del Movimento del Sud parte della zona centro-meridionale.

(Foto: Depositphotos).