Zambia. Terreno della sfida tra Stati Uniti e Cina

di Giuseppe Gagliano

Lo Zambia, crocevia di ambizioni geopolitiche e risorse minerarie, è diventato il teatro di una competizione serrata tra Stati Uniti e Cina. Due grandi progetti infrastrutturali simboleggiano questa rivalità: il Corridoio di Lobito, finanziato da Stati Uniti e Unione Europea, e la storica ferrovia Tazara, costruita dalla Cina negli anni ’70 e oggi oggetto di rinnovati investimenti da parte di Pechino. Questi progetti rappresentano non solo un confronto tra visioni di sviluppo, ma anche una corsa per il controllo delle preziose risorse minerarie di Zambia e Repubblica Democratica del Congo.
Il Corridoio di Lobito mira a connettere le regioni minerarie del sud della Repubblica Democratica del Congo e del nord dello Zambia con il porto di Lobito, in Angola, sull’Oceano Atlantico. Si tratta di un’infrastruttura da 1.700 chilometri, suddivisa in due sezioni principali: i 1.300 chilometri già esistenti tra Lobito e la città frontaliera di Luau, che necessitano di ristrutturazione, e i 400 chilometri fino alla città mineraria di Kolwezi, nella RDC. A questi si aggiunge una nuova linea ferroviaria ancora in fase di pianificazione, che collegherà la Copperbelt dello Zambia con il porto angolano. Gli Stati Uniti hanno già stanziato 4 miliardi di dollari per il progetto, che rientra nella Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGI) del G7.
Dall’altra parte c’è la ferrovia Tazara, acronimo di Tanzania-Zambia Railway, costruita dalla Cina negli anni ’70 come simbolo della cooperazione sino-africana durante la Guerra Fredda. Pechino ha recentemente annunciato un investimento di un miliardo di dollari per l’ammodernamento della linea ferroviaria e sta negoziando una concessione di 30 anni per gestirla. Questo progetto è centrale per la strategia cinese in Africa, che punta a garantire un accesso stabile e controllato alle risorse minerarie dell’area.
Alla base di questa competizione c’è un tesoro nascosto: le immense riserve di rame, cobalto e altri minerali critici presenti nel sottosuolo di Zambia e RDC. Questi materiali, essenziali per la transizione energetica globale, rappresentano una risorsa strategica per entrambe le potenze. Il rame è cruciale per le infrastrutture elettriche e le energie rinnovabili, mentre il cobalto è un elemento indispensabile per le batterie al litio utilizzate nei veicoli elettrici. Lo Zambia e la RDC possiedono il 70% delle riserve mondiali di cobalto, oltre a significative quantità di altri minerali rari.
La competizione tra Stati Uniti e Cina non riguarda solo il controllo delle risorse, ma anche l’influenza politica ed economica sulla regione. Il Corridoio di Lobito è visto come un progetto volto a contrastare la crescente presenza cinese in Africa, mentre la Tazara rappresenta il consolidamento di decenni di investimenti cinesi. Tuttavia, per lo Zambia, il vero dilemma è come trasformare questa rivalità in un’opportunità per lo sviluppo locale, garantendo che le risorse del paese vengano sfruttate in modo equo e sostenibile.
Mentre Stati Uniti e Cina si contendono il controllo delle sue risorse, lo Zambia deve affrontare sfide interne significative: la necessità di infrastrutture moderne, la lotta contro la povertà e l’adattamento agli shock climatici. Se ben gestita, la competizione tra le due superpotenze potrebbe portare investimenti essenziali e nuove opportunità economiche. Ma il rischio è che il paese diventi un semplice campo di battaglia per interessi esterni, senza reali benefici per la sua popolazione. Il futuro dello Zambia, ricco di promesse e pieno di incognite, si gioca su questi binari.