Zimbabwe. Esercito spara sui manifestanti: 8 morti

Notizie Geopolitiche –

La Commissione per i diritti umani ha dichiarato che il bilancio delle vittime degli scontri con la polizia in Zimbabwe è di 8 decessi; da giorni infatti nel paese
africano, uno dei più poveri al mondo, imperversa una protesta contro il caro benzina ma che è in realtà uno sfogo contro le precarie condizioni di vita in cui versa la maggioranza
della popolazione.
Per far fronte personalmente alla situazione il presidente Emmerson Mnangagwa ha anticipato il suo ritorno in patria, rinunciando così a partecipare al Forum Economico
Mondiale, in corso nella cittadina svizzera di Davos.
La Commissione per i diritti umani ha condannato duramente la risposta governativa alle manifestazioni in corso: l’amministrazione non solo ha rifiutato ogni tipo di dialogo ma,
come già successo in seguito alla vittoria elettorale di Mnangagwa, ha schierato in assetto da battaglia la polizia e l’esercito, sparando contro i cortei proiettili veri, uccidendo 8 cittadini e ferendone numerosi
altri. Nel suo rapporto la Commissione ha scritto che “il governo non ha imparato nulla dai 6 morti seguiti alle manifestazioni post-elettorali”, chiedendo inoltre che l’amministrazione
preveda un risarcimento per le famiglie di chi ha perso la vita.