Zimbabwe. Lo Zanu-PF vuole un terzo mandato per Mnangagwa

di Alberto Galvi

Lo Zanu-PF (Unione Nazionale Africana di Zimbabwe – Fronte Patriottico), il principale partito al governo dello Zimbabwe, sta per avviare misure per modificare la costituzione al fine di dare al il presidente Emmerson Mnangagwa la possibilità di candidarsi per un terzo mandato alle elezioni del 2028. Mnangagwa è attualmente uno dei capi di Stato più longevi del continente africano.
Mugabe credeva apertamente in uno Stato monopartitico e ricorreva alla violenza e all’intimidazione per impedire a chiunque di mettere in discussione il suo monopolio del potere attraverso urne. Nel 2013 aveva firmato una nuova costituzione che limita a due i mandati presidenziali. La riforma non era stata applicata retroattivamente e Mugabe sarebbe stato in grado di rimanere al potere per altri 10 anni se non fosse stato per il colpo di Stato del 2017, che lo aveva sostituito con il suo vice, Mnangagwa. Il presidente Robert Mugabe aveva governato lo Zimbabwe per 37 anni.
Il secondo e ultimo mandato di Mnangagwa scade nel 2028. Per modificare la costituzione lo Zanu-PF deve ottenere una maggioranza di due terzi e far passare la riforma attraverso un referendum, ma l’opposizione ha già manifestato l’intenzione di opporvisi.
Per il leader dell’opposizione Lovemore Madhuku sarà difficile, ma non impossibile, per il partito al governo Zanu-PF modificare la costituzione in tempo affinché il suo leader possa candidarsi alle elezioni del 2028. Douglas Mwonzora, leader del partito MDC (Movimento per il Cambiamento Democratico), condurrà una campagna veemente contro la candidatura di Mnangagwa per un terzo mandato.