Zimbabwe. Mugabe non si dimette: in tv ‘grazie e buonanotte’

Notizie Geopolitiche –

Robert Mugabe è intervenuto questa sera in tv per un discorso alla nazione durante il quale ha sostanzialmente detto di “riconoscere nella mia qualità di presidente e comandante in capo le questioni portate alla mia attenzione, e nutro sinceramente profonda e patriottica preoccupazione per la stabilità della nostra nazione. Servono percorsi che riportino il nostro Paese alla normalità”.
Si attendevano le dimissioni di Mugabe, peraltro annunciate dal suo partito, lo Zanu Pf, dopo che lo stesso nel pomeriggio ne aveva decretato l’espulsione, ma lui ha concluso il suo intervento con “grazie a tutti, buonanotte”. E finita lì.
Alla guida del partito è stato nominato Emmerson Mnangagwa, il braccio destro di Mugabe da lui licenziato dil 6 novembre provocando una crisi politica che sì è trasformata in un golpe, se non altro pacifico. La colpa di Mnangagwa era quella di essersi messo di traverso alla moglie di Mugabe, Grace: proprio con questa e con il suo movimento G-40 Mnangagwa era in competizione per la successione a Mugabe, per cui il presidente aveva pensato di favorire la moglie togliendo politicamente di mezzo il suo storico braccio destro Mnangagwa.
A trarre in arresto lo scorso 15 novembre Mugabe è stato l’esercito, soprattutto tra i veterani, i quali per mantenere i loro privilegi hanno preferito rimanere ancorati all’ancien régime appoggiando Emmerson Mnangagwa.
Tuttavia in questi giorni si sono svolte numerose e nutrite preoccupazioni contro il 93enne Mugabe, il quale è al potere dal 31 dicembre 1987. Considerato “persona non grata” in Usa e Ue, Mugabe è accusato di aver usato la violenza per reprimere chi gli si opponeva, come pure di crimini contro l’umanità nei confronti delle minoranze etniche. E’ inoltre responsabile della grave crisi economica, che ha fatto toccare all’inflazione nel 2008 la stratosferica cifra del 231.150.888,87%.