di Vanessa Tomassini –
Si è appena conclusa la visita del ministro dell’Interno Marco Minniti ad Algeri, dove il capo del Viminale ha incontrato il suo collega algerino, Noureddine Bedoui, per concordare un rafforzamento della collaborazione già esistente atta ad arginare i flussi migratori verso le coste della Sardegna. Sulle coste sud occidentali, solo quest’anno, si sono registrati 880 arrivi, rispetto ai 1.106 del 2016.
“C’è un’alleanza strategica fra l’Italia e l’Algeria – ha dichiarato il capo del viminale – sulle grandi sfide che abbiamo di fronte oggi, nel campo della sicurezza, dell’immigrazione e dello sviluppo.” “Avevamo già rapporti eccellenti tra i nostri due Paesi – ha poi aggiunto – oggi possiamo dire che li abbiamo ulteriormente migliorati”.
Il vertice arriva dopo una lettera del governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, allo stesso Minniti. Nella missiva di alcuni giorni fa, il governatore aveva sottolineato le difficoltà nella gestione dei flussi non programmati nell’isola, “in quanto impatta pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all’accoglienza ed è inoltre in grado di provocare un notevole allarme sociale tra la popolazione”.
Come richiesto da Pigliaru, l’incontro punta al rafforzamento di “un costante raccordo con le autorità algerine, finalizzato all’interruzione del traffico di coloro che sbarcano direttamente sulle nostre coste e quindi di un canale potenzialmente molto pericoloso per il presente ed il futuro”. “Solo con un’attività di questo tipo – aveva scritto il governatore – che coinvolgano le stesse autorità algerine, e che consentano possibilmente di pervenire alla stipula di un accordo Italia-Algeria per la gestione concertata del fenomeno migratorio, saremo in grado di contrastare efficacemente l’immigrazione irregolare verso la Sardegna”.
Ad Algeri il ministro dell’Interno ha anche incontrato il ministro degli Esteri ed il primo ministro alegerini. “Con l’Algeria abbiamo rapporti antichi – ha riassunto Minniti- siamo grati a questo Paese per quanto ha fatto nella lotta contro il terrorismo. Se in un momento molto difficile, l’Algeria non avesse retto, probabilmente sarebbe cambiata anche la storia del Mediterraneo”.
