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Un progetto economico per svincolare gradualmente l’Arabia Saudita dal petrolio: è Vision 2030, il piano approvato dal Consiglio dei Ministri per la diversificazione dell’economia. Tra i punti salienti della nuova strategia ci sono la diversificazione produttiva, la creazione di posti di lavoro per donne e giovani, una maggiore apertura agli investimenti stranieri, il miglioramento dei servizi pubblici, la razionalizzazione della spesa, la promozione delle Pmi e le privatizzazioni. Vision 2030 si concentra su alcuni settori prioritari come energie rinnovabili, apparecchiature industriali, turismo, minerario, difesa e la futura creazione di una rete nazionale per la distribuzione del gas. Il piano prevede anche la trasformazione del “Public Investment Fund” (PIF) in un mega fondo sovrano, il cui capitale proverrà in larga parte dalla liquidità creata con la privatizzazione parziale di Saudi Aramco e delle società controllate. Con l’approvazione di Vision 2030 verranno considerati partner strategici soltanto quei Paesi in grado di presentarsi con un’offerta industriale strutturata e focalizzata su attività di produzione congiunta in Arabia Saudita e trasferimento tecnologico, nel quadro di progetti con un ampio orizzonte temporale ed evidenti ricadute positive sull’economia.
