di Giuseppe Gagliano –
La situazione economica e sociale attuale dell’Argentina rappresenta un quadro chiaro delle complesse interazioni tra economia, cultura e politica su scala globale. L’inflazione a tre cifre e la recessione economica stanno spingendo gli argentini a ridurre il consumo di carne bovina, una componente fondamentale della loro identità culturale. Questo fenomeno non solo riflette le difficoltà economiche interne, ma ha anche implicazioni più ampie per la geopolitica e il commercio internazionale.
L’Argentina, storicamente uno dei principali consumatori e produttori di carne bovina, sta affrontando un drastico calo nel consumo interno di questo alimento. Gli argentini consumano ora circa 44 chilogrammi di carne bovina all’anno, rispetto ai 52 chilogrammi dell’anno scorso e ai 100 chilogrammi degli anni ’50. Questo declino è in parte dovuto a un cambio di dieta verso carni più economiche come il pollo e il maiale, nonché alimenti di base come la pasta. Tuttavia l’inflazione quasi al 300% e le misure di austerità del presidente libertario Javier Milei hanno aggravato la situazione, rendendo la carne bovina inaccessibile per molti.
L’Argentina non è isolata nelle sue difficoltà. Le sfide economiche del paese riflettono tendenze più ampie nel sud globale, dove le economie emergenti spesso affrontano instabilità economica, pressioni inflazionistiche e disuguaglianze sociali. Queste dinamiche influenzano non solo la politica interna ma anche le relazioni internazionali e il commercio globale.
Con il calo del consumo interno, l’Argentina ha aumentato le esportazioni di carne, principalmente verso la Cina, che acquista tagli più economici non utilizzati nel mercato domestico. Tuttavia i prezzi internazionali più bassi hanno attenuato i benefici per i produttori argentini. Questo scenario illustra come le fluttuazioni nei mercati globali possano avere impatti significativi sulle economie nazionali.
Le misure di austerità adottate dal governo di Milei, mirate a stabilizzare l’economia, hanno avuto effetti collaterali significativi sulla popolazione. L’aumento della povertà, la disoccupazione e le file alle mense dei poveri sono segni tangibili delle difficoltà economiche che il paese sta attraversando. Questi problemi sociali possono innescare tensioni politiche interne e influenzare la stabilità del governo.
La situazione in Argentina evidenzia la fragilità delle economie emergenti in un contesto di globalizzazione e interdipendenza economica. La capacità del paese di navigare queste sfide dipenderà in gran parte dalla capacità del governo di implementare riforme economiche sostenibili senza aggravare le condizioni sociali.
Inoltre, la dipendenza crescente dalle esportazioni verso mercati come la Cina rende l’Argentina vulnerabile alle fluttuazioni economiche globali e alle politiche commerciali internazionali. Le tensioni commerciali tra grandi economie, come quelle tra Cina e Stati Uniti, potrebbero avere effetti indiretti significativi sull’economia argentina.