BIRMANIA. Nuove violenze settarie nel Rakhine

Ansa, 6 ago 12 –

Nuove violenze settarie tra buddisti e musulmani hanno causato ieri tre morti nello Stato occidentale birmano di Rakhine, dove nel mese di giugno giorni di scontri tra le due comunità hanno causato almeno 80 vittime e decine di migliaia di sfollati. Lo ha dichiarato all’agenzia Afp un ufficiale birmano che ha chiesto di rimanere anonimo. I nuovi disordini sono avvenuti nel distretto di Kyauktaw, circa 100 km a nord della capitale statale Sittwe. L’ufficiale non ha precisato la dinamica delle violenze, n‚ specificato a quale comunità appartenevano le vittime. Le tensioni tra la maggioranza buddista e la minoranza di etnia musulmana Rohingyan, già latenti da tempo nel Rakhine, sono esplose all’inizio di giugno in seguito a una serie di rappresaglie iniziate con un omicidio con stupro di una donna buddista. Le violenze hanno portato il presidente Thein Sein a proclamare lo stato di emergenza. Dopo giorni di rivolte, migliaia di case bruciate e decine di migliaia di sfollati, le violenze sono pian piano rientrate. Ma i rohingya denunciano migliaia di persone scomparse, nonchè discriminazioni e abusi da parte delle forze di sicurezza, confermate da rapporti di organizzazioni internazionali per i diritti umani. I Rohingya, i cui 800mila membri sono privati del diritto di cittadinanza in Birmania, sono con siderati dall’Onu una delle minoranze più discriminate al mondo. Discendenti di mercanti arabi e persiani stabilitisi sulle coste nord-orientali del Golfo del Bengala nei secoli, vengono definiti “immigrati bengalesi illegali” dai birmani e tollerati a malapena dal Bangladesh, che nell’ultima emergenza ha respinto al confine centinaia di donne e bambini in fuga dalle violenze.