BRASILE. Alta Corte non ha dubbi, ‘corruzione ex governo Lula’

Ansa, 10 ott 12 – 

Il Supremo tribunal federal (Stf), la Corte costituzionale brasiliana, ha definitivamente sancito l’esistenza di un sofisticato schema di compravendita di voti durante il governo dell’ex presidente, Luiz Inacio Lula da Silva (2003-2010), con una condanna per corruzione dell’ex ministro Jose’ Dirceu, considerato uno dei politici piu’ influenti del Brasile ed ex braccio destro dello stesso Lula. Neppure il carisma dell’ex capo di Stato e’ dunque riuscito a scongiurare il verdetto di colpevolezza dell’Stf a carico dei principali imputati nel processo per il cosiddetto ‘mensalao’, dal nome della mazzetta mensile pagata dal ‘Partito dos trabalhadores’ (Pt, di sinistra) di Lula ad alcuni deputati della variegata coalizione di governo e dell’opposizione in cambio del sostegno alle iniziative dell’allora governo. L’ex presidente-operaio, che sin dall’inizio si e’ detto all’oscuro delle ‘mazzette’ distribuite dal suo Partito, nello scusarsi pubblicamente per lo scandalo – scoppiato nel 2005 – ha pero’ sempre negato che ci fosse una compravendita di voti. Una tesi, questa, smantellata dalla maggioranza degli 11 giudici dell’Stf che, oltre a Dirceu, ha condannato anche altri dirigenti del Pt: l’ex presidente, Jose’ Genoino, e l’ex tesoriere Delubio Soares. Dopo sette anni di continue smentite da parte di tutti i vertici del partito fondato da Lula, quando era ancora un leader sindacale, il massimo Tribunale brasiliano ha dunque confermato che il Pt compro’ con denaro pubblico l’appoggio politico di alcuni parlamentari durante gli anni del primo governo del presidente-operaio, tra il 2003 e il 2004. Finora, l’Stf ha gia’ condannato 26 persone, tra politici, imprenditori, banchieri e pubblicitari, giudicati responsabili a vario titolo per aver articolato lo scandalo di corruzione. Ma il verdetto a sfavore di Dirceu, ritenuto l’ideatore ed organizzatore dello schema criminale, oltre a ‘macchiare’ inesorabilmente l’immagine di Lula, arriva come un fulmine a ciel sereno in un momento politicamente molto delicato. Il 28 ottobre ci sara’ infatti il ballottaggio alle elezioni municipali di San Paolo, capitale economica del Paese: il candidato del Pt, Fernando Haddad, potrebbe veder ridotte le sue chance contro l’esponente del Partito socialdemocratico (Psdb, di destra), Jose’ Serra.