Burkina Faso. Francia ed ECOWAS condannano il colpo di Stato

di Alberto Galvi

Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato il colpo di Stato in Burkina Faso che sta sconvolgendo l’ordine precostituito nel paese. Durante una visita nella regione il presidente francese ha tenuto colloqui con i leader di altri paesi dell’Africa occidentale, i quali sarebbero rimasti in contatto con i militari del colpo di Stato in Burkina Faso.
Le forze francesi costituiscono uno dei maggiori impegni militari attualmente attivi nel Sahel, che si aggiungono alle altre operazioni militari nel Sahel tra cui MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali) la missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Mali e gli Stati del G5 Sahel.
Una delle strutture lanciate dal G5 Sahel nel campo della sicurezza è la G5 Sahel Joint Force, creata nel 2017 da Mauritania, Ciad, Mali, Burkina Faso e Niger, mentre la Sahel Alliance è stata lanciata nel 2017 da Francia, Germania e Unione Europea. Tuttavia gli estremisti armati continuano a rappresentare gravi pericoli per il Mali e gli altri paesi della regione, con un progressivo deterioramento della sicurezza che ha scatenato una grave crisi umanitaria.
Kaboré e il suo governo sono stati oggetto di crescenti critiche per non aver sconfitto gruppi legati all’ISIS e ad al-Qaeda i quali, approfittando della scarsa presenza statale e della mancanza di sostegno umanitario, hanno innescato tensioni tra le comunità cristiane e quelle musulmane del Burkina Faso, rendendole vulnerabili e inclini al reclutamento.
La minaccia terroristica ha portato lo scorso anno i militari ad indire un colpo di Stato militare nel vicino Mali.
Il colpo di Stato dei membri del MPSR (Patriotic Movement for Preservation and Restoration), guidati dal tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, ha segnato la fine dei sei anni dell’unico periodo di democrazia nella storia del Burkina Faso. Kaboré è stato eletto nel 2015 dopo un lungo periodo in cui ha governato Blaise Compaoré, salito al potere con un colpo di Stato nel 1987. Kaboré è stato rieletto nel 2020.
L’ECOWAS (Economic Community of West African States), istituita nel 1975, è accusata di aver contribuito alla situazione di instabilità politica del Sahel e di molti paesi dell’Africa occidentale in quanto non sarebbe stata in grado di imporre sanzioni efficaci. Tra i paesi che hanno subito il maggior numero di colpi di Stato ci sono Sierra Leone, Burundi e Ghana. L’Africa occidentale è stata sconvolta da tre colpi di Stato militari in meno di 18 mesi, a cominciare dal Mali nell’agosto 2020 per passare dalla Guinea nel settembre 2021.
I soldati che hanno preso il controllo del Burkina Faso devono ancora annunciare chi sarà il presidente del paese africano, mentre non si sa ancora dove si trovi l’ex presidente Kaboré, anche se secondo fonti della sicurezza è stato arrestato e detenuto nella caserma Sangoulé Lamizana, insieme al capo del parlamento e ai ministri.