USA. La cooperazione militare col Giappone in chiave anti cinese

di Alberto Galvi

I leader di Stati Uniti e Giappone hanno concordato di rafforzare la cooperazione su questioni economiche e di sicurezza urgenti, tra cui il crescente espansionismo militare della Cina, i missili della Corea del Nord e gli obiettivi della Russia in Ucraina, ma anche la crisi sino-taiwanese e le azioni della Cina nello Xinjiang e a Hong Kong.
Biden ha applaudito l’accordo di cooperazione in materia di sicurezza del Giappone con l’Australia, anche perché la Corea del Nord ha intensificato di recente i test missilistici.
L’allarme per la crescente assertività della Cina e le tensioni su Taiwan hanno portato il Giappone a rafforzare le difese delle proprie isole vicino a Taiwan.
Stati Uniti e Giappone hanno deciso di respingere gli sforzi della Cina per cambiare lo status quo nel Mar Cinese Meridionale, e il Giappone ha approvato una spesa record per la difesa per il 2022. Il Giappone acquisisce oltre il 90 percento delle sue importazioni nel settore della difesa dagli Stati Uniti.
Grazie al trattato di sicurezza del 1960 le forze militari giapponesi e statunitensi hanno condotto congiuntamente diverse esercitazioni. Inoltre i due paesi hanno raggiunto un importante accordo quinquennale sulla condivisione del costo della presenza militare statunitense in Giappone.
Gli Stati Uniti hanno dispiegato le loro risorse militari più capaci e avanzate in Giappone, tra cui il gruppo d’attacco della portaerei USS Ronald Reagan e gli F-35 Joint Strike Fighter. Sono ad oggi 55mila i militari statunitensi di stanza in Giappone.
Washington e Tokyo firmeranno un accordo sulla ricerca e lo sviluppo di tecnologie legate alla difesa.