Burundi. Disegno di legge per abolire il carcere per i giornalisti che denunciano questioni etiche

di Alberto Galvi

Il governo del Burundi ha presentato un disegno di legge volto ad abolire le pene detentive per i giornalisti che denunciano questioni etiche. La maggioranza degli operatori dei media ha accolto favorevolmente la mossa, ma alcuni hanno riserve sui cambiamenti.
Nel disegno di legge sono previste pene pecuniarie tra i 350 dollari e i 523 dollari per gli operatori dei media ritenuti colpevoli di aver violato l’etica del giornalismo. In tale caso il meccanismo prevede che sia il Consiglio nazionale per le comunicazioni a monitorare eventuali infrazioni e a rinviare i casi a un giudice.
Il disegno di legge sui media è stato adottato all’unanimità dal gabinetto del 9 febbraio presieduto dal presidente Evariste Ndayishimiye. Giornalisti e attivisti per i diritti umani sostengono da oltre 12 anni l’eliminazione della vecchia legge che regolamenta i media.
Prima che il disegno di legge venga formato dal presidente e diventi legge, deve attraversare diversi passaggi.