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La Catalogna continua nella sua sfida a Madrid nel tentativo di arrivare alla secessione: il parlamento locale di Barcellona ha infatti approvato con 72 voti una risoluzione che à il via al processo per creare una Repubblica indipendente della Catalogna a partire già dal 2017.
Non è la prima volta che Artur Mas, leader degli indipendentisti, ci prova, tanto che esattamente un anno fa aveva indetto un referendum al quale l’80,72 % dei 2 milioni di catalani (su 4,5 milioni di aventi diritto) che avevano votato si era espresso a favore del distacco dalla Spagna.
La Corte costituzionale del paese, interpellata dal governo di Mariano Rajoy, aveva poi annullato referendum, dichiarando incostituzionale un’eventuale secessione.
Alle elezioni di settembre il Junts pel Sì con gli alleati della Cup avevano ottenuto il 47,8% dei consensi, tuttavia sotto quel 50% che sarebbe stato determinante nell’immaginario referendum secessionista in cui Mas aveva trasformato la consultazione elettorale.
Nell’aula gli anti-secessionisti hanno sventolato la bandiera spagnola e il premier Rajoy ha già preannunciato un nuovo ricorso alla Corte costituzionale contro la risoluzione approvata oggi.
Mas sogna una catalogna indipendente nel contesto dell’Unione Europea, ma è difficile pensare che i paesi membri accorderebbero l’ingresso al nuovo Stato.
