CAUCASO. Aspri combattimenti mentre in Dagestan eletto nuovo emiro

TMNews, 17 feb 12 –

Almeno tredici poliziotti o militari russi sono stati uccisi nel Caucaso settentrionale, dove le forze russe combattono da tre giorni su un triplice fronte: due operazioni speciali sono in corso in Dagestan e una terza in Kabardino-Balkaria. L’intensificazione della guerra con gli insorti islamisti arriva mentre in Dagestan, nuovo epicentro della ribellione dopo la fine della seconda guerra di Cecenia, è stato eletto un nuovo ‘emiro’, a sostituire il famigerato Ibrahim Halil Daudov, ucciso di recente in un’altra operazione speciale. I combattimenti lungo la frontiera tra Dagestan e Cecenia, hanno anche un bilancio di almeno 20 presunti ribelli uccisi, secondo il conteggio aggiornato dal presidente ceceno in persona, Ramzan Kadyrov. Altre fonti citate dalle agenzie russe hanno riferito dei 13 agenti russi morti negli scontri. “Da giorni è in corso alla frontiera amministrativa con il Dagestan, un’operazione speciale contro le bande armate illegali – ha detto Kadyrov – oggi un gruppo di sette combattenti è stato annientato”. La neve alta, in quelle zone montuose, spesso impervie, complica le operazioni e avvantaggia le cellule ribelli, che sulle montagne hanno le loro basi e rifugi. Sempre sulle montagne dagestane, nei pressi di Engirei, i russi hanno oggi “deciso di lanciare un attacco con elicotteri da combattimento sulle posizioni dei banditi”, ha riferito una fonte federale all’agenzia Interfax. “Dopo i raid con elicotteri è stata azionata l’artiglieria”. Per questa seconda operazione non viene fornito alcun bilancio delle vittime. Infine, nella repubblica di Kabardino-Balkaria, i russi sono entrati in azione presso Nartkala, facendo almeno tre morti tra gli islamisti. Le repubbliche russe del Caucaso del Nord sono teatro quotidiano dei attacchi, attentati alle forze di sicurezza e raid russi di risposta. Ma le operazioni di questi giorni appaiono più intense e non a caso concentrate nelle zone del Dagestan dove la ribellione si sta riorganizzando dopo l’uccions di Daudov considerato un leader particolarmente cruento e fanatico. Il nuovo prescelto, secondo fonti caucasiche riportate dalle agenzie russe, dovrebbe essere nominato a breve dal cosiddetto ‘Emiro del Caucaso’, il nemico numero uno della Russia, Doku Umarov. Si tratterebbe di un militante addestrato in Turchia, noto come Absusalam, arrivato in Russia non più di cinque anni fa.