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Le autorità russe hanno ammesso di aver commesso abusi dei diritti umani in Cecenia, in occasione del secondo conflitto (1999 – 2006): lo si legge nella sentenza di condanna della Corte di Strasburgo, ed in particolare Mosca ha riconosciuto il bombardamento del villaggio di Aslandek-Sheripovo, avvenuto il 17 febbraio 2000.
I militari hanno violato i diritti dei ricorrenti, ovvero di 18 abitanti del villaggio interessato dal bombardamento, che sono rimasti feriti o hanno perso loro famigliari: a loro la Russia dovrà versare 1,160 mln di euro.
