Cina. Aperto il Ponte Macao-Hong Kong, un tassello della guerra fredda in corso con gli Usa

di Francesco Cirillo

L’ormai innescata guerra fredda fra la Cina e gli Stati Uniti si arricchisce di un nuovo capitolo con l’apertura del ponte di 55 km che collega Macao ad Hong Kong. Portato a termine con due anni di ritardo per i costi lievitati, il rafforzamento dei provvedimenti volti a garantire sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il presidente Xi Jinping, capo del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e capo della Commissione Militare Centrale del PCC, in occasione dell’inaugurazione della colossale opera ha espresso un sentito ringraziamento rivolto a tutti coloro che vi hanno lavorato.
Tuttavia la realizzazione del ponte è la celebrazione dello stesso presidente cinese, tant’è che l’evento ricade nella cornice della guerra commerciale cin corso con gli Usa.
Il 4 settembre anche il vicepresidente statunitense Mike Pence ha attaccato pesantemente le alte sfere cinesi accusandole di attuare una concorrenza sleale nel commercio e nella corsa alle alte tecnologie.
La volontà di Trump di continuare in questa nuova “Guerra Fredda” tra gli Stati Uniti e la Cina però non ripara la stessa amministrazione statunitense. Secondo un report del New York Times diverse agenzie d’intelligence cinesi avrebbero intercettato le chiamate private di Donald Trump, effettuate dal terzo telefono e cioè quello personale e prediletto del presidente. Secondo il prestigioso quotidiano i servizi segreti cinesi ascoltano le chiamate di Trump ad amici e confidenti, tra cui Stephen Schwarzman, capo della Blackstone Group. Schwarzman ha forti interessi economici nella Repubblica Popolare Cinese, paese che sarebbe ricorso a operazioni di lobbying “indirette” dando istruzioni precise ad imprenditori cinesi vicini agli amici di Donald Trump.
Tra la Cina e gli Usa ogni evento o ogni discorso è parte integrante della guerra dei sazi che è in atto tra Washington e Pechino.