CINA. Riprese le proteste a Hong Kong nel giorno del voto sulla riforma elettorale

Notizie Geopolitiche –

occupy hong kongSono riprese a Hong Kong le proteste degli attivisti pro-democrazia e degli studenti nel giorno in cui la riforma elettorale è in discussione al parlamento locale: i vari movimenti, che si riconoscono in Occupy Hong Kong o negli studenti guidati da Joshua Wong, manifestano per ormai da settembre contro la decisione presa dal Comitato permanente del Congresso del Popolo nazionale (Npc) secondo cui nel 2017 saranno i cittadini a scegliere il responsabile dell’Esecutivo locale, però fra due o tre candidati ricavati da una rosa di nomi approvati da Pechino, ovvero “patriottici”.
In passato la protesta aveva conosciuto momenti di scontro con le forze dell’ordine, fino ad arrivare alla distruzione forzata delle barricate, alla quale hanno comunque resistito alcune tende più di carattere dimostrativo.
In nove, cinque uomini e quattro donne, sono stati arrestati oggi per la detenzione di materiale esplosivo, ed il South China Morning Post di Hong Kong ha riportato che il materiale ritrovato avrebbe potuto essere utilizzato per provocare un’esplosione davanti al palazzo dell’Assemblea Legislativa.
Un deputato locale ha denunciato un tentativo di corruzione in vista del voto atteso per oggi.
Divenuta colonia britannica dopo la Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842), Hong Kong si espanse nel 1898 fino a comprendere il perimetro della penisola di Kowloon. In base ai trattati sarebbe rimasta britannica per 99 anni, com’è stato.
Amministrata come provincia speciale, è sede di uno dei principali centri finanziari internazionali. Conta 7 mln di abitanti.