Comore. Imposto un coprifuoco notturno dopo le violente proteste contro la rielezione di Assoumani

di Alberto Galvi –

Nelle Comore è stato imposto il coprifuoco notturno a seguito delle violenti proteste contro la rielezione del presidente Azali Assoumani, che hanno scosso l’arcipelago. Il ministero dell’Interno ha annunciato il coprifuoco lo scorso 17 gennaio.
Assoumani ha vinto un quarto mandato quinquennale con il 62,97 per cento dei voti. Gli oppositori di Assoumani hanno affermato che le elezioni sono state viziate da frodi elettorali, sostenendo che ci sono stati casi di brogli elettorali e di votazioni terminate prima dell’orario di chiusura ufficiale. Il governo ha negato tali accuse. Il presidente, un ex ufficiale militare i cui oppositori lo accusano di imbavagliare il dissenso, è salito al potere per la prima volta con un colpo di stato nel 1999.
Le Comore hanno una popolazione di circa 800mila persone, e hanno vissuto circa 20 colpi di stato o tentativi di colpi di Stato da quando hanno ottenuto l’indipendenza dalla Francia nel 1975. Il paese è una delle principali fonti di migrazione irregolare verso la vicina isola francese di Mayotte, che storicamente faceva parte delle Comore.
L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha invitato alla calma e ha lanciato un appello alle autorità affinché le autorità esercitino moderazione. Nelle prime ore dello scorso 18 gennaio l’esercito ha sparato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti nelle strade della capitale Moroni.