Guatemala. Bernardo Arévalo ha prestato giuramento come presidente

di Alberto Galvi

Il nuovo presidente del Guatemala, Bernardo Arévalo, ha prestato giuramento e nel suo primo discorso ha promesso di combattere la corruzione e l’autoritarismo globale. Arévalo ha vinto le elezioni lo scorso agosto, infiammando gli elettori stanchi della corruzione in una delle nazioni più povere dell’America Latina.
Arévalo è il figlio del riformista Juan José Arévalo, che nel 1945 divenne il primo presidente democraticamente eletto del Guatemala dopo decenni di dittatura. Arévalo ha prestato giuramento dopo aver respinto una raffica di tentativi di impedirgli di prendere il potere, anche da parte di pubblici ministeri accusati di corruzione. Arévalo godeva però di un forte sostegno da parte della comunità internazionale e dell’immunità dai procedimenti giudiziari.
Arévalo ha messo in guardia contro l’autoritarismo, l’intolleranza, la restrizione del dissenso. All’inaugurazione erano presenti il ​​capo della politica estera dell’Ue Josep Borrell, il presidente della Colombia Gustavo Petro e il re spagnolo Felipe VI.
In una piazza vicina migliaia di sostenitori si sono radunati per seguire la cerimonia, celebrando l’imminente cambio di governo. La comunità indigena del Guatemala ha guidato blocchi stradali e proteste contro gli sforzi per mantenere Arévalo fuori dal potere. Il suo partito Semilla si era visto accusare di frode, ma senza nessuna prova.