COREA DEL NORD. Rodong Sinmun, ‘Usa imperialisti con gli occhi iniettati di sangue’

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corea del nord missile kn-02 in parataA polemica sul film “The The Interview” sbollita, per cui il presidente Barak Obama aveva accusato di un attacco di hacker alla Sony Pictures Entertainment la Corea del Nord (diverse aziende del settore del controllo informatico hanno smentito la cosa), non si placa l’atteggiamento di ostilità fra i due paesi, tanto che oggi l’edizione online in inglese del Rodong Sinmun, organo ufficiale del Partito dei lavoratori coreani, si è riferito agli Usa identificandoli come “imperialisti con gli occhi iniettati di sangue che vogliono colpire la Repubblica popolare democratica di Corea” e che dovranno “certamente pagare un altissimo prezzo per questo”.
Si tratta indubbiamente della solita retorica del regime, per cui è stato ribadito che “E’ immediatamente evidente che la Repubblica popolare democratica di Corea non potrà mai sedere a un tavolo negoziale con gli imperialisti Usa per discutere questioni bilaterali in questa situazione”: “Se gli Stati uniti – continua il Rodong Sinmun – vogliono lo scontro con la Repubblica popolare democratica di Corea così tanto, questa è pronta a reagire. E può reagire a qualsiasi forma di guerra…compresa la guerra con armi convenzionali o la guerra nucleare”.
Tale modo di porsi ha valore soprattutto interno, al fine di giustificare ad un popolo costantemente costretto a tirare la cinghia le ingenti spese militari.
Tant’è che lo scorso 3 febbraio il Washington Post ha riportato che sarebbero in corso trattative sotto banco, definite “negoziati sui negoziati”, fra Washington e Pyongyang sulla questione del nucleare, ma i delegati delle due parti non avrebbero ancora individuato una soluzione che possa portare ad un accordo.