COSTA D’AVORIO. Terza tappa del giro di visite del re del Marocco in Africa

di Belkassem Yassine

Mohammed viLa capitale della Costa d’Avorio Abijan ha accolto calorosamente re Mohammed VI del Marocco: tra le bandiere e gli applausi spiccavano gigantografie del sovrano e del presidente ivoriano Alassane Dramane Ouattara. Si tratta della terza visita di lavoro e di amicizia che effettua re Mohammed nel paese negli ultimi due anni, ed è la terza tappa del suo tour in Africa sub-sahariana, dopo Senegal e Guinea Bissau, viaggio che terminerà in Gabon. Il re è stato accompagnato da una folta delegazione di ministri, direttori di istituti pubblici e semi-pubblici, operatori economici, ed ha provveduto a firmare numerosi trattati ed intese bilaterali e di cooperazione.
A porgere il saluto ufficiale al monarca marocchino è stato Cheikh Younouss Touré, presidente del Consiglio federale dei Tijani della Costa d’Avorio, il quale ha detto che “La figura di re Mohammed VI, Amir al-Mouminine (Capo dei credenti) è motivo di orgoglio per tutto il continente africano, in quanto difensore dei nobili valori, il quale opera a favore della pace, della stabilità, della convivenza pacifica e della comprensione reciproca, non solo in Africa ma nel mondo. È un leader saggio ed illuminato per il suo ruolo nella promozione dell’Islam tollerante e moderato, come ispirato dal rito malikita e dal dogma Ashaarita”. Lo sceicco ivoriano ha lodato l’iniziativa del re di farsi carico della formazione degli imam africani in Marocco.
Touré ha spiegato che con “4mila Zaouiya, cioè confraternite di Tariqa Tidjaniya, e l’istituzione del Consiglio Federale dei Tijani ci si unifica al Capo dei credenti nella sua illustra opera di promozione della pace e della stabilità nel mondo”, rimarcando “l’attaccamento indefettibile dei membri dei Tijani di Costa d’Avorio a re Mohammed VI, discendente del Profeta”. Ha quindi aggiunto che “il Marocco aveva accolto il leader spirituale di questa congregazione mondiale Sidi Ahmed Tidjane, nonché altri suoi predicatori ed ulema”. Il mausoleo del leader Sidi Ahmed Tidjane si trova a Fes.
Nella stessa direzione il presidente del Parlamento ivoriano Guillaume Soro ha sottolineato che “moltiplicando i suoi spostamenti in diversi paesi africani, e firmando numerosi accordi bilaterali (oltre 500), il re dimostra che c’è una via di sviluppo possibile fuori dall’aiuto pubblico dei paesi occidentali verso quelli del sud”.
Soro ha ricordato che il sovrano aveva dichiarato nel 2014 ad Abijian che “l’Africa non essendo più colonizzata, deve imparare a dare fiducia all’Africa”; ha quindi sottolineato “l’eccellenza”, “la profondità” e “l’esemplarità” delle relazioni tra Marocco e Costa d’Avorio.
Forte dal suo ancoraggio storico e culturale in Africa, il Marocco è un partner attivo nella cooperazione nel continente e la promozione di valori di solidarietà e di sostegno. Tale collaborazione risponde a una scelta strategica pluridimensionale sui piani politico, economico, commerciale, fiscale, religioso, culturale e sociale, nella cornice di una cooperazione sud-sud capace di far fronte alle sfide di sviluppo e di instaurare le basi di un avvenire promettente fatto di progresso, di pace e di stabilità.
La prossima tappa di Mohammed VI sarà in Gabon.

Nella foto: Il re del Marocco Mohammed VI.