Ebola. Usa varano nuove regole federali, Australia blocca i visti

Agi –

ebolaL’Amministrazione Usa ha annunciato nuove direttive per il trattamento di persone esposte al contagio di ebola, nel tentativo di unificare le regole a livello federale dopo le norme piu’ restrittive introdotte da alcuni Stati. Il Centro americano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ha messo a punto una classifica in base al rischio di aver contratto il virus e ha previsto solo per chi è ad “alto rischio” l’obbligo di un periodo di isolamento in casa. E’ considerato ad “alto rischio” chi sia entrato in contatto con i fluidi corporali di un malato senza protezione adeguata. Le nuove linee guida dell’Amministrazione fanno seguito alle polemiche per la quarantena obbligatoria di 21 giorni imposta da tre Stati Usa al personale medico rientrato dall’Africa occidentale. La maggioranza di medici e infermieri di ritorno da Guinea, Liberia e Sierra Leone rientreranno in una categoria di rischio intermedia in cui è prevista una visita medica quotidiana e l’obbligo di comunicare telefonicamente la propria temperatura.
Se non si evidenzino i sintomi del virus, le persone non verranno confinate in casa. Il governatore di New York, Andrew Cuomo, e il collega del New Jersey, Chris Christie, hanno criticato le nuove norme affermando che la priorità deve essere quella di garantire la sicurezza dei cittadini. Intanto l’Australia ha annunciato il blocco della concessione dei visti dai Paesi dell’Africa occidentale, compresi quelli legati ai programmi umanitari, per impedire che il virus possa arrivare sul suo terrirorio. Sono anche stati annullati i visti già concessi a persone che non abbiano ancora lasciato il proprio Paese.