Ecuador. Ormai è guerra tra Noboa e le bande di narcotrafficanti

di Alberto Galvi –

Salgono le tensioni in Ecuador, dove il neo presidente Daniel Noboa ha dichiarato guerra alle bande di narcotrafficanti. 22 gruppi sono stati dichiarati come terroristici, ma la risposta che si sta verificando è quella di spregiudicati scontri con le forze dell’ordine. A Guayaquil uomini armati hanno fatto irruzione nella sede della tv Tc durante una diretta televisiva costringendo il personale a sdraiarsi sul pavimento. L’intervento delle forze di sicurezza ha permesso l’arresto di 13 persone. Iniziative simili contro lo stato d’emergenza proclamato lo scorso 7 gennaio sono avvenute in almeno un’università e in alcuni supermercati del paese. La situazione è incandescente nelle carceri, dove detenuti si sono sollevati in alcuni istituti prendendo come ostaggi le guardie. I principali disordini nelle carceri sono avvenuti a Guayaquil, Quito, Cuenca, Riobamba e Latacunga. Il capo del principale gruppo criminale Adolfo Macias (“Fito”) è riuscito ad evadere. Dal febbraio 2021, gli scontri tra prigionieri hanno comportato la morte di oltre 460 persone.
Noboa ha preso il potere poco più di un mese fa garantendo il suo impegno nella lotta alle bande di narcotrafficanti, che negli ultimi anni hanno preso il controllo dei traffici di stupefacenti diretti dalla Colombia agli Usa. L’anno scorso si sono verificati più di 7.800 omicidi e sono state sequestrate 220 tonnellate di droga.