ECUADOR. Quito a Gb e Svezia, ‘non estradatelo in Usa’

Ansa, 18 ago 12 –

”Incoraggiato” dalla telefonata tra un alto esponente del Foreign Office e l’ambasciatore ecuadoriano a Londra l’Ecuador e’ disposto a continuare i negoziati sul destino di Julian Assange e in particolare a consentirne l’estradizione in Svezia se Svezia e Gran Bretagna si impegneranno a non permettere che l’australiano sia a sua volta estradato in altri paesi e in particolare gli Stati Uniti. La disponibilita’ di Quito, trapelata da fonti diplomatiche ecuadoriane, e’ stata data nonostante la ”minaccia” del Foreign Office di arrestare il padre di Wikileaks mentre si trova in ambasciata a Londra e la presenza ”intimidatoria” di una cinquantina di agenti della polizia britannica attorno alla sede diplomatica di Knightsbridge. ”Il Foreign Office ha chiamato l’ambasciatore per confermare che ha ancora la volonta’ di negoziare, cosi’ parliamo”, ha detto la fonte al Guardian: ”Nei negoziati l’Ecuador si è detto pronto ad accettare un impegno britannico e svedese che, una volta che Assange avra’ incontrato la magistratura svedese, non sara’ estradato in un paese terzo, e nello specifico gli Stati Uniti”. Questa, secondo la fonte diplomatica ”potrebbe essere una via di uscita”. Ieri il Foreign Office aveva contattato l’ambasciata dell’Ecuador chiedendo di ”smorzare i toni della retorica”, una richiesta che aveva fatto seguito all’invito analogo rivolto al ministro degli esteri britannico William Hague dal primo ministro David Cameron in vacanza in Spagna.