di Ehsan Soltani –
Al fine di dare assistenza ai feriti di Gaza, le autorità del Cairo hanno disposto l’apertura del valico di Rafah, al confine con la Striscia, solitamente chiuso per prevenire l’infiltrazione di jihadisti; sono inoltre stati allertati gli ospedali del Sinai.
E salito a 76 il numero dei morti e a oltre 400 quello dei feriti a causa dei raid israeliani: fra questi 8 persone sono decedute e 15 rimaste ferite a Khan Yunis, nella parte meridionale della Striscia, in quanto colpite da un missile mentre erano in un bar intente a seguire la semifinale dei Mondiali di calcio.
La diplomazia egiziana è impegnata in un lavoro frenetico per trovare una soluzione volta a fermare i bombardamenti e il ministro degli Esteri, Sameh Chokri, sta interloquendo con i vari colleghi del mondo arabo: per sabato è stata indetta una seduta dell’Oci, la Conferenza islamica.
