GERMANIA. 007 arrestati: Berlino espelle il capo della Cia

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germaniaDopo che lo scorso 4 luglio in Germania è stata arrestata una spia di 31 anni al soldo del Pentagono, la seconda in pochi giorni e comunque con ancora vivo lo scandalo del Datagate, il governo tedesco ha preso la decisione di espellere il capo della Cia in Germania: come ha comunicato il portavoce, Steffen Seibert, “al rappresentante dei servizi d’intelligence statunitensi all’ambasciata Usa è stato detto di lasciare la Germania”.
L’agente arrestato venerdì scorso ha confessato ed ha ammesso di aver passato a Washington 218 documenti top secret, dei quali era in possesso in quanto anche membro dei Servizi tedeschi, mentre il secondo, un militare, è in carcere da meno giorni, anche se avrebbe deciso di vuotare il sacco.
“La richiesta – si legge nel comunicato dell’esecutivo – è stata avanzata sullo sfondo delle indagini della Procura federale e delle domande che erano state fatte mesi fa circa le attività delle agenzie dell’intelligence americane in Germania. Il governo prende la questione molto sul serio”.
Il premier Angela Merkel ha dichiarato sarcastica che “spiare gli alleati è uno spreco di energie” e che con gli Stati Uniti “vedo una differenza di principi molto grande rispetto ai compiti dei servizi segreti dopo la guerra fredda”.
Poco dopo il comunicato riportato da Seibert è arrivata la nota degli Usa attraverso l’ambasciata a Berlino: “E’ essenziale – si legge – proseguire con la cooperazione con le autorità tedesche sul fronte dell’intelligence e della sicurezza”. E Berlino ha replicato rispondendo che “Tuttavia la fiducia deve essere reciproca“.