Analisi ai raggi X: Lashkar-e-Taiba

di Giuliano Bifolchi –

Lashkar-e-TaibaLashkar-e-Taiba (LeT) è l’ala armata dell’organizzazione religiosa di base in Pakistan Markaz-ud-Dawa-wal-Irshad (MDI), movimento sunnita anti Stati Uniti formato negli anni ’80 in opposizione anche ai sovietici in Afghanistan. LeT è emerso negli anni ’90 come ala militare, è guidato da Hafiz Muhammad Saeed ed è uno dei tre gruppi più grandi e meglio addestrati che attualmente combatte in Kashmir contro l’India. Non ha connessioni politiche dirette con partiti ed alcuni suoi elementi, uniti con quelli di Jaish-e-Mohammed (JeM) ed altri gruppi, sono opposti all’organizzazione terroristica Save Kashmir Movement.
Con l’Ordine Esecutivo degli Stati Uniti 13224 del 20 dicembre 2001 e con la Risoluzione delle Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1267 del 5 maggio 2005, Jaish-e-Mohammed e Lashkar-e-Taiba sono state designate come organizzazioni terroristiche straniere.
Dopo la designazione da parte del Segretario di Stato Usa di LeT come organizzazione terroristica il governo del Pakistan ha bandito il gruppo costringendolo a cambiare il proprio nome in Jamaat-ud-Dawa (JuD) in modo da evitare le sanzioni ed il congelamento dei beni finanziari; JUD ha stabilito Idara Khidmat-e-Khalq (IKK) come organizzazione pubblica del welfare utilizzata per riscuotere fondi e coprire le altre attività. Il Dipartimento di Stato usa ha quindi annunciato il 28 aprile 2008 l’inclusione di Jamaat-ud-Dawa e Khidmat-e-Khalq all’interno della lista Specially Designated Global Terrorist Designation (SDGT).
Contemporaneamente l’India ha domandato al Pakistan di prevenire le attività di quei gruppi terroristici operanti al di fuori del paese oppure presneti all’interno del Pakistan stesso; fin dal 2001 il governo di Islamabad ha effettuato una lotta contro gli estremisti islamici tra cui LeT e JuD, come anche i membri della Jamiat Ulema-i-Islami, partito musulmano avente relazioni con i talebani e con i gruppi terroristi del Kashmir. Lo stesso presidente pakistano Pervez Musharraf aveva dichiarato che il paese non avrebbe permesso che il suo territorio fosse usato come trampolino di lancio per le azioni terroristiche e quindi LeT fu inserito all’interno della lista dei gruppi terroristici, i suoi asset finanziari furono congelati con il decreto governativo del 2002, mentre JuD e al-Rasheed Trust vennero incluse nella “watch list” , anche se non ufficialmente proibiti.
LeT ha condotto diverse operazioni contro le truppe indiane e contro obiettivi civili in Kashmir a partire dal 1993.

Attività di Lashkar-e-Taiba:
– 2 agosto 2000: il gruppo ha rivendicato l’attacco a Rajwas in cui i militanti armati hanno ucciso 30 persone e ferito altre 47 lanciando una granata ed aprendo il fuoco contro una cucina comunale
– Gennaio 2001: attacco all’aeroporto di Srinagar che ha provocato la morte di cinque indiani e sei militanti. Sempre a Srinagar è avvenuto l’attacco ad una stazione di polizia che ha provocato la morte di 8 ufficiali ed il ferimento di altre 7 persone
– Aprile 2001: al confine indiano è stato organizzato dal gruppo un attacco contro le forze di sicurezza causante quattro vittime
– 13 Dicembre 2001: l’attacco prodotto ai danni del parlamento indiano di Nuova Delhi causante la morte di nove persone della sicurezza e dello staff parlamentare indusse il governo indiano a condannare LeT e JeM
– 14 Maggio 2002: LeT e JeM furono sospettati anche dell’attentato nella base dell’esercito indiano di Kaluchak il quale provocò 36 vittime
– 23 Luglio 2003, a Katra in India, una bomba esplosa vicino al tempio Hindu causò la morte di sei persone danneggiando notevolmente la struttura religiosa; Let ed il Movimento degli Studenti Islamici furono accusati dell’accaduto
– 25 agosto 2003: a Mumbai due bombe esplosero vicino il tempio Mumba Devi ed al monumento la Porta dell’India Storica uccidendo 40 persone e ferendone altre 120. Anche se nessuno gruppo rivendicò l’attacco, la polizia di Mumbai accusò LeT
– Ottobre 2005: LeT fu sospettato di aver preso parte agli attacchi di Nuova Delhi ai danni di diversi mercati cittadini
– Dicembre 2005: LeT venne incluso nella lista dei gruppi che fautori degli attacchi di Bangalore
– Marzo 2006: attacco simultaneo alla stazione dei treni ed ai luoghi di preghiera di Varanasi
– 11 Luglio 2006: il governo indiano inserì LeT tra i gruppi partecipanti all’attacco ai treni dei pendolari di Mumbai
– Febbraio 2007: esplosione di un dispositivo ai danni del treno nord-ovest di Nuova Delhi
– Maggio 2007: esplosione nella moschea principale di Hyderabad nell’Andhra Pradesh
– Agosto 2007: due esplosioni nel popolare parco e nel ristorante di Hyderabad nell’Andhra Pradesh
– Novembre 2007: esplosione nella hall di un cinema nel Punjab
– Novembre 2007: attacco coordinato ai danni delle corti di tre città di Uttar Pradesh
– Dicembre 2007: attacco alla struttura governativa paramilitare di Uttar Pradesh
– Maggio 2008: attentati esplosivi ai danni dell’area del mercato e del tempio della città turistica di Jaipur nel Rajasthan
– Luglio 2008: gli investigatori afghani ritengono che l’attentatore suicida il quale condusse l’attacco esplosivo contro l’Ambasciata dell’India di Kabul è da collegare con LeT. Hamza Shakoor, l’attentatore di 22 anni, era residente nel distretto pakistano di Gujranwala e, secondo le indagini, guidò un’auto sportiva con all’interno materiale esplosivo contro la missione indiana. L’attacco provocò la morte di 54 persone, tra cui impiegati diplomatici e guardie di sicurezza.

LeT ed il suo leader Hafiz Saeed continuano a diffondere la propria ideologia incentrata sulla jihad armata e la propria retorica contro gli Stati Uniti, l’India, Israele ed altri nemici; LeT ancora non ha condotto un attacco terroristico al di fuori dell’India e del Kashmir rivendicato pubblicamente (se si esclude quello presunto dalle autorità locali ai danni dell’ambasciata indiana di Kabul)
Secondo quanto dichiarato da Ariel Cohen, ricercatore presso The Heritage Foundation, al Comitato sul Terrorismo Internazionale e sulla Non Proliferazione facente parte della Commissione delle Relazioni Internazionali della House of Representatives degli Stati Uniti, “Lashkar-e-Taiba ha collegamenti con al-Qaeda, possiede personale addestrato sia militarmente che dal punto di vista tecnologico e connessioni internazionali in grado di raggiungere gli Stati Uniti le quali fanno supporre la capacità del gruppo di acquisire armi di distruzione di massa“.
L’attuale composizione e grandezza di LeT è sconosciuta, attestabile a circa diverse migliaia di membri: il gruppo ha centinaia di combattenti in Azad Kashmir, Pakistan, nel Kashmir dell’India meridionale e nella regione di Doda. Non solo militanti del Kashmir ma anche persone provenienti dalle madrasa (scuole) del Pakistan oppure veterani dell’Afghanistan compongono le fila di LeT.
L’originale base del gruppo è Muridke, vicino Lahore, e Muzaffarabad ed il gruppo addestra i propri combattenti all’interno di campi mobili nell’area pakistana del Kashmir ed in Afghanistan sin dal 2001. LeT mantiene diverse strutture in Pakistan come campi di addestramento, scuole e cliniche mediche.
LeT colleziona donazioni provenienti dalla comunità pakistana nel Golfo Persico e da quella del Regno Unito, dalle organizzazioni non governative islamiche e dagli uomini di affari del Kashmir e del Pakistan; esiste un sito ufficiale sotto il nome di Jamaat-ud-Daawa, attraverso il quale sono invitati i “fratelli musulmani” ad effettuare versamenti e con il quale vengono fornite le informazioni sulle attività del gruppo (attualmente il sito internet e l’account Twitter @JuD_Official sono stati chiusi).
LeT ha rapporti con i gruppi religiosi e militari di tutto il mondo, tra cui quelli delle Filippine, del Medio Oriente e del Caucaso (in special modo Cecenia).

Leadership di Lashkar-e-Taiba:
– Hafiz Muhammad Saeed: è il leader di Lashkar-e-Taiba e gioca un ruolo chiave nell’organizzazione delle operazioni del gruppo e nelle attività di raccolta fondi a livello internazionale.
– Abdul Rehman Makki: vive in Pakistan, e può essere considerato il Comandante in seconda di LeT. Cognato di Hafiz Muhammad Saeed, gli Stati Uniti hanno posto una taglia di 2 milioni di dollari in favore di coloro che forniscono informazioni utili per localizzare Makki.
– Zaki-ur-Rehman Lakhvi: uno dei leader storici di LeT, considerato tra gli ideatori dell’attacco di Mumbai, è attualmente in custodia dell’esercito pakistano.
– Yusuf Muzammil: considerato la mente degli attacchi di Mumbai del novembre 2008, è uno degli ufficiali di lunga data di LeT
– Zarrar Shah: tenuto in custodia in Pakistan, è ritenuto essere uno dei fautori della liaison tra LeT e l’Inter-Services Intelligence del Pakistan. Gli investigatori pakistani lo ritengono essere uno degli organizzatori degli attacchi avvenuti a Mumbai nel 2008
– Muhammad Ashraf: uno degli esponenti più importanti per la parte finanziaria del gruppo, anche se non connesso direttamente con gli attacchi di Mumbai del 2008 fu aggiunto alla lista delle Nazioni Unite inerenti le persone che hanno sponsorizzato il terrorismo dopo tali attentati. Secondo quanto riportato da Geo TV, Ashraf è stato seriamente ferito sei anni prima dell’accaduto ed è morto nell’Ospedale Civile l’11 giugno 2002.
– Mahmoud Mohamed Ahmed Bahaziq: leader di LeT nell’Arabia Saudita ed uno dei finanziatori del gruppo, aggiunto anche egli nella lista delle Nazioni Unite delle persone sostenitrici del terrorismo
– Nasr Javed: operativo originario del Kashmir, è stato inserito nella lista delle persone bandite dall’ingresso nel Regno Unito a causa del suo atteggiamento volto a fomentare, giustificare o glorificare la violenza terroristica.

Articolo in media partnership con secur fuori