Forze speciali Usa catturano esponente dell’ISIS nel nord dell’Iraq

di Giuliano Bifolchi –

carter ashSecondo quanto riportato dalla CNN le forze speciali degli Stati Uniti hanno catturato il primo sospettato dell’ISIS operativo nel nord dell’Iraq grazie ad una azione da parte di un team segreto che opera nel paese guidato dalla Delta Force.
La CNN, riportando le dichiarazioni di due ufficiali degli Stati Uniti, ha informato che il detenuto è posto sotto interrogatorio dalle forze statunitensi e secondo la prassi dovrebbe essere preso in custodia delle autorità irachene nei prossimi giorni. Attualmente non sono rese disponibili informazioni in merito sia alla identità della persona arrestata e sia al luogo dove stanno avvenendo le interrogazioni.
Secondo il New York Times invece le autorità statunitensi hanno posto la base per l’interrogatorio nel nord dell’Iraq nella città di Erbil. Il quotidiano americano ha riportato le parole degli ufficiali della Difesa Usa i quali hanno dichiarato che il loro piano è quello affidare il prigioniero alle autorità irachene o curde dopo l’interrogatorio il quale potrà durare settimane o mesi.
Il Times ha riportato ulteriori informazioni in merito al team delle forze speciali il quale avrebbe stabilito la propria safe house nell’area settentrionale dell’Iraq e lavorerebbe congiuntamente con le forze irachene e quelle curde per creare una rete di informatori e per condurre raid
La missione del team segreto di forze speciali è stata guidata dal Pentagono; il segretario alla Difesa Ash Carter ha informato i media in merito all’invio di questo team speciale nell’Iraq il cui obiettivo è quello di condurre raid contro l’ISIS e catturare (o uccidere) i sospetti leader dello Stato Islamico.
Il team statunitense è riuscito a catturare il sospettato dell’ISIS dopo diverse settimane sul territorio le quali hanno permesso di sviluppare importanti informazioni di Intelligence. Il piano attuale è quello di utilizzare la nuova Intelligence ottenuta dai raid e dalle interrogazioni effettuate per identificare nuovi target e sviluppare nuove missioni.
Da sottolineare il fatto che le forze speciali degli USA arrestarono la moglie di Abu Sayyaf, figura chiave dello Stato Islamico, durante un raid in Siria lo scorso anno e successivamente avevano posto in custodia la donna sotto l’autorità irachena che si è rivelata fondamentale per ottenere intelligence necessaria per decidere di formare una squadra speciale di azione che operasse sul territorio iracheno.

bifolchi fuoriGiuliano Bifolchi. Analista geopolitico specializzato nel settore Sicurezza, Conflitti e Relazioni Internazionali. Laureato in Scienze Storiche presso l’Università Tor Vergata di Roma, ha conseguito un Master in Peace Building Management presso l’Università Pontificia San Bonaventura specializzandosi in Open Source Intelligence (OSINT) applicata al fenomeno terroristico della regione mediorientale e caucasica. Ha collaborato e continua a collaborare periodicamente con diverse testate giornalistiche e centri studi. Socio fondatore di ASRIE Associazione dove dirige l’Unità di Analisi, Ricerca ed Internazionalizzazione per Notizie Geopolitiche.