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Scoppia il caso Erdogan negli Stati Uniti, dove il presidente turco si è recato per i funerali di Mohamed Alì: giunto in anticipo a Louisville, nel Kentucky, la delegazione turca non ha preso parte alla cerimonia di oggi a causa di una serie di incidenti e di dinieghi che avrebbero irritato Recep Tayyp Erdogan.
Fonti riprese dalle agenzie riferiscono che il presidente turco avrebbe voluto porre un pezzo di stoffa proveniente dalla Kaaba (la costruzione alla Mecca che costituisce il luogo più sacro dell’Islam) sulla bara del pugile, ma la cosa gli sarebbe stata negata; altre fonti hanno riportato che al presidente turco e alla massima autorità religiosa del paese, l’imam Mehmet Görmez, capo della presidenza degli Affari religiosi, sarebbe stato negato il permesso di leggere pubblicamente un versetto del Corano. Va detto che gli organizzatori del funerale avevano rimosso il nome di Erdogan dalla lista di coloro che sarebbero intervenuti, ufficialmente per una questione di tempi.
A tutto questo si è aggiunta una querelle tra gli agenti dei servizi segreti statunitensi e le guardie del corpo di Erdogan in quanto un agente statunitense voleva salire in auto con Erdogan al posto di una guardia presidenziale.
