Gabon. Gli Usa interrompono l’assistenza economica

di Alberto Galvi

Il governo degli Stati Uniti ha interrotto l’assistenza al Gabon, dopo che il mese scorso l’esercito ha preso il comando del paese, per quanto rimangano aperti i canali diplomatici e le rappresentanze diplomatiche e consolari.
Per più di mezzo secolo l’assistenza statunitense è stata minima al Gabon, nazione gestita da sempre dalla famiglia Bongo. Il presidente deposto aveva ricoperto due mandati da quando era salito al potere nel 2009, dopo la morte di suo padre che aveva governato il paese per 41 anni. Un altro gruppo di soldati ammutinati aveva tentato un colpo di Stato nel 2019, ma era stato rapidamente sopraffatto.
Il nuovo leader militare del Gabon ha prestato giuramento come capo di Stato meno di una settimana dopo aver spodestato il presidente: il generale Brice Clotaire Oligui Nguema ha così preso possesso del palazzo presidenziale di Libreville. Oligui Nguema è cugino del presidente deposto, e ha servito come guardia del corpo per il suo defunto padre ed è stato capo della guardia repubblicana, un’unità militare d’élite. I militari hanno insediato come primo ministro il leader dell’opposizione, Raymond Ndong Sima, che ha promesso di adottare misure per indire nuove elezioni e ha invitato l’occidente a non condannare il colpo di Stato.
Gli Stati Uniti hanno anche sospeso alcuni aiuti al Niger quando i militari hanno rovesciato il governo all’inizio di quest’anno, ma devono ancora determinare formalmente se quello che è successo sia stato un colpo di Stato o meno.