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Fonti palestinesi hanno riportato di un ennesimo raid sulla Striscia di Gaza, in cui hanno perso la vita quattro operatori umanitari. Il fatto è avvenuto a al-Mawasi nel sud della Striscia.
L’Afp ha invece reso noto, rifacendosi a una fonte anonima di Hamas, che il partito di Gaza avrebbe deciso di interrompere le trattative per il cessate-il-fuoco dopo il massacro al campo profughi, sempre di al-Mawasi: nei raid dell’esercito israeliano volti a uccidere il capo militare Muhammad Deif e il comandante delle forze di Khan Younis, Rafa Salameh, sono rimaste uccise 90 persone e ferite circa 300.
La fonte palestinese ha detto all’Afp che il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha già informato i mediatori e gli attori regionali dell’interruzione delle trattative. Ha anche confermato che il capo delle forze militari di Hamas, Mohammed Deif, è tuttora vivo in quanto non presente sul luogo del massacro. A condurre gli attacchi era stata l’intelligence israeliana.
Nel tardo pomeriggio è girata la notizia di un ripensamento da parte dei vertici di Hamas.