Gaza. Il G7 Esteri chiede ad Hamas il ‘rilascio incondizionato dei prigionieri’

Red

Sesto giorno di scambio dei prigionieri tra Israele e Hamas, nel quadro di una tregua mediata da Qatar, Giordania e Egitto che resta appesa a un filo. In un incontro i ministri degli Esteri del G7 hanno chiesto ad Hamas il rilascio incondizionato di tutti i prigionieri, e nella loro dichiarazione legge che: “Noi, Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America insieme all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, esprimiamo la nostra soddisfazione per il rilascio di alcuni degli ostaggi sequestrati il 7 ottobre da Hamas e da altre organizzazioni terroristiche, nonché per la recente interruzione delle ostilità che ha fatto sì che gli aiuti umanitari potessero raggiungere i civili palestinesi a Gaza. In qualità di G7, chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Chiediamo che venga agevolata la partenza di tutti i cittadini stranieri. Ribadiamo il diritto di Israele a difendere sé stesso e il suo popolo, in conformità con il diritto internazionale, nel tentativo di prevenire il ripetersi degli attacchi del 7 ottobre.
Apprezziamo la leadership degli Stati Uniti e dei Paesi della regione, in particolare di Qatar ed Egitto, e i loro instancabili sforzi per garantire l’attuale e le future tregue. Sosteniamo i notevoli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite per coordinare gli interventi di assistenza umanitaria durante l’attuale tregua.
Il presente accordo costituisce un passo fondamentale nel riportare a casa tutti gli ostaggi rimasti e nell’affrontare appieno la crisi umanitaria in corso a Gaza. Invitiamo tutte le parti coinvolte a continuare a rispettare le disposizioni dell’accordo e a provvedere affinché ulteriori aiuti umanitari continuino a raggiungere senza interruzioni la popolazione civile di Gaza. È necessario compiere ogni sforzo per far sì che gli aiuti umanitari, tra cui cibo, acqua, carburante e forniture mediche, giungano ai civili. Appoggiamo il prolungamento dell’attuale tregua e di quelle che verranno, se necessario, per consentire il rafforzamento dei soccorsi e per facilitare il rilascio di tutti gli ostaggi.
Sottolineiamo l’importanza di proteggere i civili e di rispettare il diritto internazionale, in particolare il diritto umanitario internazionale. Rimaniamo fermi nel nostro impegno a collaborare con tutti i partner della regione per evitare un ulteriore inasprimento del conflitto. Sottolineando l’importanza della sicurezza marittima, invitiamo tutte le parti a non minacciare o interferire con il legittimo esercizio dei diritti e delle libertà di navigazione da parte di tutte le imbarcazioni. In particolare, chiediamo agli Houthi di cessare immediatamente le aggressioni nei confronti dei civili e gli attacchi alle rotte di navigazione internazionali e alle navi commerciali, nonché di rilasciare la M/V Galaxy Leader e il suo equipaggio, sequestrati illegalmente in acque internazionali il 19 novembre.
Rimaniamo favorevoli alla creazione di uno Stato palestinese nell’ambito di una soluzione a due Stati che consenta a israeliani e palestinesi di vivere una pace giusta, duratura e sicura”.