Gaza. La Corte di giustizia esaminerà le istanze del Sudafrica sul genocidio di Israele

di Alberto Galvi

La prossima settimana la ICJ delle Nazioni Unite esaminerà le istanze del Sudafrica per quello che il governo di Pretoria ha definito “il genocidio di Gaza” ad opera di Israele. Il governo del Sudafrica spera che la Corte ordini urgentemente a Israele di sospendere le operazioni militari a Gaza, ma già Israele ha fatto sapere la sua opposizione.
Gli Stati Uniti hanno criticato il Sudafrica per aver intentato una causa per genocidio, respingendo le accuse contro Israele per la guerra a Gaza. La ICJ terrà le udienze pubbliche l’11 e il 12 gennaio presso il Palazzo della Pace dell’Aia.
La richiesta sudafricana riguarda le presunte violazioni da parte di Israele dei suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le accuse.
Israele e il Sudafrica sono firmatari della convenzione sul genocidio. Il nono articolo della convenzione afferma che le controversie tra nazioni sulla convenzione possono essere sottoposte alla ICJ.
Israele ha lanciato un’incessante campagna militare contro Hamas nella Striscia di Gaza dopo che i militanti palestinesi hanno effettuato un attacco nel sud di Israele il 7 ottobre. L’attacco di Hamas ha provocato la morte di 1.200 persone, quello di Israele oltre 20mila.
Il Sudafrica presenterà le sue argomentazioni l’11 gennaio, mentre Israele risponderà il 12 gennaio.
La ICJ è il massimo organo giuridico delle Nazioni Unite e regola le controversie tra paesi. Le decisioni sono giuridicamente vincolanti, ma la Corte ha poco potere per farle rispettare.